Pinocchio: Un Viaggio di Crescita e Identità

Torniamo a parlare dei giganti della letteratura per ragazzi, un percorso che ci sta tenendo compagnia ormai da qualche mese e che era cominciato con John Green per poi proseguire fino alla puntata precedente in compagnia di L. M. Alcott (passando per Roald Dhal, Harper Lee e F. H. Burnett). Questa volta siamo con un grandissimo scrittore nostrano, Carlo Collodi.

Carlo Collodi, pseudonimo di Carlo Lorenzini (1826-1890), è uno dei più celebri autori della letteratura per ragazzi, il suo Le avventure di Pinocchio, pubblicato nel 1883 ha segnato l’infanzia di decine di generazioni, grazie anche al successo del film di animazione Disney.

Il romanzo non solo si distingue per la sua narrazione avvincente e il suo linguaggio ricco, ma offre anche una profonda riflessione su temi come l’identità, la crescita e la moralità.

Il contesto storico e culturale

Pinocchio

Per comprendere appieno l’impatto di Collodi nella letteratura per ragazzi, è fondamentale contestualizzare il suo lavoro all’interno del panorama culturale dell’epoca. Per l’Italia il XIX secolo è stato un periodo di grandi trasformazioni sociali e politiche, segnato dall’unificazione nazionale (1861) e dalla nascita di nuove istituzioni. In quegli anni si andava cercando un’identità nazionale, una bandiera anche culturale sotto la quale riunire, per la prima volta, tutta la popolazione della penisola. Nascevano, insieme ai vari ministeri nazionali, grammatiche, libri di testo e persino libri di cucina (basti pensare all’Artusi con il suo La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene) capaci di creare una coscienza che per la prima volta si poteva definire italiana.
Anche la letteratura per l’infanzia stava emergendo come un genere a sé, e Collodi si inserì perfettamente in questo trend.
Le fiabe e le favole di Collodi rispondevano a un bisogno di educazione e intrattenimento per i giovani lettori. L’autore, attraverso le sue opere, affrontava temi universali come la crescita personale, il conflitto tra bene e male, e la ricerca dell’identità, rendendo le sue storie madrine di una nuova generazione di italiani e, più in generale, di giovani moralmente educati e guidati.

L’opera di Collodi

Il Pinocchio di Collodi si caratterizza anche per il suo linguaggio che presenta una ricca varietà di generi e stili oltre a un registro spesso forbito. Questo lo si deve al fatto che prima di dedicarsi alla scrittura di opere per ragazzi, Collodi realizzò articoli, traduzioni e opere teatrali, ma è con Le avventure di Pinocchio che raggiunge la sua piena espressione artistica. La storia del burattino di legno è una parabola di formazione che tratta importanti questioni morali e sociali e si adatta perfettamente all’età a cui si rivolge.

Tematiche di Pinocchio

Pinocchio e il grillo parlante

Come abbiamo visto, quello che presenta Collodi, è un testo ricco che si dimostra scorrevole ma che è anche infarcito di temi universali nella narrativa per ragazzi e ancora più significativi nel progetto non dichiarato di formazione dei nuovi italiani.
Tra i temi che si possono rintracciare nel romanzo spicca, appunto, l’importanza dell’educazione: Pinocchio, un burattino di legno, desidera diventare un bambino vero, ma il suo viaggio è costellato di errori e trasgressioni che lo portano a capire il valore della responsabilità e dell’istruzione. In pratica si tratta di un viaggio di crescita durante in quale il burattino taglia i fili della propria esistenza e diventa padrone delle proprie scelte… scelte che all’inizio sono mal gestite ma che, errore dopo errore, creeranno un essere umano degno di questo nome.
Un altro tema che emerge dalle vicende di Pinocchio è quello dell’eterna lotta tra il bene e il male: in questo contesto diventano importanti le figure collaterali come quella del Grillo Parlante, che funge da coscienza, e quella di personaggi negativi come il Gatto e la Volpe, che rappresentano le forze opposte che influenzano le scelte di Pinocchio.
Un terzo, fondamentale, tema del romanzo è la ricerca dell’identità: attraverso le sue avventure, Pinocchio vive un intenso percorso di auto-scoperta, cercando di comprendere il significato del diventare “vero”. Un concetto che non se ne andrà più dai libri dell’infanzia e che in un contesto turbolento come quello dell’Italia di fine Ottocento risulta essere pura avanguardia.

Ma vediamo più nel dettaglio il personaggio creato da Collodi e il perché Pinocchio risulta essere un personaggio complesso e affascinante. La sua evoluzione nel corso della storia è simbolica e rappresenta il cammino che ogni individuo deve affrontare per diventare adulto, non inteso come maturo biologicamente, ma meritevole dell’appellativo in funzione delle proprie conquiste personali.
All’inizio del racconto, Pinocchio è un burattino ingenuo e curioso, pronto al divertimento e poco incline a prendersi impegni, attratto da esperienze che spesso lo conducono in situazioni difficili. Questa sua curiosità è sia una benedizione che una maledizione, poiché lo spinge a esplorare il mondo, ma anche a commettere errori, errori che nella visione di Collodi sono comunque indispensabili per la crescita del personaggio.
Ma Pinocchio è anche un simbolo di ribellione contro l’autorità e le regole, un adolescente completo che spesso ignora i consigli del Grillo Parlante e degli adulti, inseguendo avventure che lo allontanano dal suo obiettivo di diventare un bambino vero. Questo aspetto del suo carattere è fondamentalmente umano, rappresentando la lotta interiore tra desiderio di libertà e necessità di disciplina.
Man mano che il racconto prosegue, Pinocchio comincia a riconoscere le conseguenze delle sue azioni e le esperienze che vive lo portano a sviluppare empatia e responsabilità, elementi essenziali nella transizione da un burattino a un vero ragazzo. La sua evoluzione culmina in un momento di grande significato quando, dopo numerosi errori e conquiste, riesce finalmente a diventare umano.

Pinocchio può essere interpretato come un personaggio universale che trascende in maniera molto efficace il suo ruolo di burattino e passa dall’essere la trasposizione del passaggio tra adolescenza ed età a adulta a vero e proprio simbolo dell’umanità stessa. La sua vita è un viaggio allegorico che esplora la tensione tra libertà e obbligo, egoismo e altruismo, illusione e realtà. Pinocchio, come ogni essere umano, è alla ricerca di un equilibrio tra la sua indole e una morale convenzionale. Colpito dalle sue avventure, il lettore è invitato a riflettere su come le scelte personali possano definire chi siamo.

Influenza sulla letteratura per ragazzi

Pinocchio e Harry Potter

Il lascito di Collodi non si limita solo al suo lavoro ma si estende anche all’influenza che ha avuto sulla letteratura per ragazzi negli anni successivi: Le avventure di Pinocchio ha aperto la strada a una narrazione più complessa e sfumata nei racconti destinati ai giovani.
Dopo la pubblicazione di Pinocchio, molti autori hanno tratto ispirazione dalla capacità di Collodi di trattare temi profondi con un linguaggio accessibile ai bambini. La sua abilità nel mescolare fantasia e realtà ha influenzato opere come Peter Pan di J.M. Barrie e Il piccolo principe di Antoine de Saint-Exupéry, entrambi caratterizzati da protagonisti giovani che affrontano temi di crescita e scoperta. Gli stessi temi, sempre attuali, sono stati in grado di influenzare anche la saga di Harry Potter nella quale è Albus Silente a dire al giovane protagonista (che come Pinocchio è alla ricerca di sé stesso): 《Sono le scelte che facciamo, Harry, che dimostrano quel che siamo veramente, molto più delle nostre capacità.》

Collodi ha anche contribuito alla reinvenzione del racconto per bambini, spostando l’accento da storie meramente morali nelle quali i personaggi erano pure funzioni a narrazioni che offrono una gamma di emozioni e esperienze. I suoi personaggi sono completi e sfaccettati, permettendo ai lettori di identificarsi con le loro lotte e vittorie in maniera più empatica.

Il lavoro di Carlo Collodi rappresenta una pietra miliare nella letteratura per ragazzi, non solo per l’incredibile popolarità di Le avventure di Pinocchio, ma anche per la profondità tematica e la complessità dei suoi personaggi. Il viaggio di Pinocchio, da burattino a bambino vero, è emblematico della ricerca di identità che tutti affrontiamo. Attraverso le sue storie, Collodi non ha solo intrattenuto, ma ha anche impartito lezioni vitali sui valori umani, creando un’opera che continua a ispirare lettori di tutte le età.

In conclusione, l’eredità di Carlo Collodi è viva e pulsante nel panorama della letteratura per ragazzi contemporanea. Le sue idee e i suoi temi trovano eco nelle parole di nuovi autori, dimostrando che, alla fine, le storie che raccontiamo e i personaggi che creiamo possono attraversare il tempo e lo spazio, continuando a influenzare le generazioni future.


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7 pensieri riguardo “Pinocchio: Un Viaggio di Crescita e Identità

  1. Ho molto amato il personaggio di Pinocchio, sia nel romanzo sia nei film (soprattutto nel capolavoro della Disney). Carlo Collodi è un degno rappresentante non solo della letteratura per ragazzi ma anche della letteratura italiana in generale

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    1. Senza dubbio uno scrittore che siamo abituati a conoscere fin da piccoli e questo rischia di farci dare un po’ per scontato il suo genio; Pinocchio è uno di quei libri che andrebbero riletti da adulti.

      Piace a 2 people

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