La biblioteca della piscina

La piscina della biblioteca di Alan Hollinghurst, Mondadori, 2013

Un racconto forte e intenso che fotografa il panorama omosessuale dell’Inghilterra degli anni Ottanta.

William Beckwith è un ragazzo fortunato; giovane omosessuale è anche il nipote di Lord Beckwith che per evitare di pagare le tasse sul suo enorme patrimonio ne passa buona parte ai nipoti che, quindi, non hanno alcun bisogno di lavorare per vivere e possono lasciarsi andare a qualunque frivolezza.
Will frequenta anche il Corinzian Club, un luogo nel quale la clientela è principalmente omosessuale e che, dietro la patina di modi affabili e altezzosi, è sempre alla ricerca di sesso facile.
Anche per Will è così e la sua attrazione ricade principalmente sul giovane operaio di colore Arthur. Ma i vizi di Will lo portano anche in un bagno pubblico dove, durante un incontro sessuale, un uomo anziano cade a terra privo di sensi: Will non ci pensa due volte e gli salva la vita con la respirazione bocca a bocca. Scoprirà solo dopo che si tratta di Lord Charles Nantwich.
I due instaureranno un rapporto di amicizia a dispetto della grande differenza di età, fino a quando Lord Charles non chiederà a Will di scrivere la sua biografia.
La vita del Lord finisce nelle mani del ragazzo attraverso la sua corrispondenza, raccontando anni di sofferenze, di amori rubati, di dolore emotivo e insoddisfazione.
Arthur, poi, chiede a Will di nasconderlo dopo aver accidentalmente assassinato un amico del fratello e questo complicherà non poco la vita del giovane Will.

Un racconto che non nasconde perversioni e dolori intimi, ma è anche un affresco dell’omosessualità inglese.
La biblioteca della piscina regala sensazioni contrastanti e forti che colpiscono spesso allo stomaco il lettore lasciandogli un gusto amaro (e a volte un po’ acido) in bocca.
Entrare nel mondo perverso di Will e dei personaggi che lo circondano non è facile e si cede spesso alla voglia di giudicarlo, ma se si accetta una sospensione fino alla fine si può scoprire un ragazzo estremamente complesso, privo di un vero scopo nella vita a causa del denaro in abbondanza e, per questo, permeabile a ciò che lo circonda.
Alla fine Will scoprirà anche di essere legato molto più di quanto immagina a Lord Charles e alle sue sofferenze.