La via del Buddhismo tibetano

La via del Buddhismo tibetano di Dalai Lama, Mondadori, collana Oscar bestsellers, 2005

Classificazione: 4 su 5.

In questo libro Tenzin Gyatso, XIV Dalai Lama, ci presenta una guida teorico-pratica del Buddhismo della tradizione tibetana della quale è la massima autorità spirituale.

Dal primo mattino fino all’ora di coricarmi e in tutte le situazioni della vita, cerco sempre di controllare le mie motivazioni e di essere consapevole e presente al momento che sto vivendo. Personalmente trovo che ciò è assai utile nella vita.

L’origine di questo saggio sulla spiritualità buddhista risale al 1998 in occasione di una visita a Londra del Dalai Lama per tenere quattro giorni di lezione presso la Tibet Foundation. Nella prima parte vengono spiegati i caratteri generali del Buddhismo, partendo dalle fondamentali nozioni storiche. Impareremo a conoscere i tre Veicoli del pensiero e pratica (Hīnayāna, il veicolo della liberazione individuale; Mahāyāna, il veicolo della salvezza universale; Vajrayāna, il veicolo del tantra, esclusivo del buddhismo tibetano), a prendere confidenza col primo insegnamento pubblico (il “primo giro della ruota del Dharma”) dato nel Parco dei Cervi, nelle vicinanze dell’odierna Varanasi dal principe Siddhārtha Gautama, meglio conosciuto come Buddha Śākyamuni, nato a Lumbini in Nepal (a circa 20 Km dal confine con l’India) e vissuto secondo la tradizione dal 566 al 486 a.C.
Si prosegue, nella seconda parte del libro, con la descrizione del “secondo giro della ruota del Dharma”, secondo insegnamento pubblico che il Buddha diede al Picco degli Avvoltoi, zona collinare nei pressi della città indiana di Rajgir. Con il “terzo giro della ruota del Dharma”, l’autore spiega le tecniche di meditazione presentate ai suoi discepoli dal Buddha, volte potenziare la saggezza: yoga e tantra. La pratica tantrica avanzata verrà poi meglio specificata dal Dalai Lama nella quarta e ultima parte del saggio.

Dal punto di vista filosofico, il criterio che distingue una scuola come scuola buddhista è l’accettazione di quattro principi fondamentali, noti come i Quattro Sigilli. Essi sono: 1) tutti i fenomeni compositi sono impermanenti in quanto sono transitori: le condizioni stesse che li hanno posti in essere causano la loro disintegrazione; 2) tutte le cose e gli eventi contaminati dalle nostre afflizioni mentali sono, per natura, insoddisfacenti; 3) tutti i fenomeni (cose ed eventi) sono vuoti e privi di esistenza intrinseca, perché la radice di tutte le afflizioni mentali è la fondamentale ignoranza, cioè la percezione errata della mente, sulla natura della realtà, ; 4) il nirvana, cioè la totale estinzione delle cause della sofferenza, è vera pace e felicità.

Il Dalai Lama, premio Nobel per la pace 1989, oltre a essere universalmente rispettato per la sua saggezza e illuminazione, è anche autore di vari altri saggi che sono tutti considerati una guida preziosa per chi cerca saggezza, orientamento morale e ispirazione nel proprio cammino di crescita personale. Le sue parole chiare e coinvolgenti emanano un senso di calma e tranquillità, offrendo un rifugio in un mondo sempre più caotico. Indipendentemente dalla propria fede religiosa o credo filosofico, le lezioni contenute nei suoi libri possono essere applicate da chiunque desideri approfondire la propria comprensione della vita e scoprire una potente fonte di serenità interiore. Oltre a La via del buddhismo tibetano vogliamo ricordare, tra gli altri, le seguenti opere:

  • L’arte della felicità in un mondo in crisi
  • L’arte della felicità sul lavoro
  • Conosci te stesso
  • Come vivere felici in un mondo imperfetto
  • La mente illuminata


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6 pensieri riguardo “La via del Buddhismo tibetano

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