Jack Frost: Storia e Cultura del Personaggio Invernale

Dal folclore al cinema: questo è il percorso di Jack Frost, una delle creature più longeve delle tradizioni nordiche e ancora oggi uno dei personaggi più noti (basti pensare che in Scandinavia la sua leggenda è più nota di quella di Babbo Natale).

Ma chi è Jack Frost?

Dobbiamo cominciare col dire che questo non è il suo unico nome: Jokul Frosti, è con questo appellativo vichingo che abbiamo la prima attestazione di uno spirito dell’inverno, figlio di un dio del vento e capace di far nevicare, gelare e ridisegnare il mondo nei mesi più freddi.
La tradizione vuole che sia un personaggio dall’indole artistica, talvolta armato di tavolozza con la quale cambiare colore alle foglie in autunno, ma più spesso implicato nei cambiamenti di stagione invernali. Una nevicata o una gelata sono senz’altro il segnale che Jack è nei paraggi.
Ma la sua vena estrosa si manifesta anche nella brina e in tutti i disegni che il freddo lascia sulle superfici che venivano indicate come “felci di ghiaccio”.
Anche i candelotti di ghiaccio che in passato adornavano i tetti delle case sono opera sua

Che aspetto ha Jack Frost?

Jack Frost

Torniamo ai nomi con i quali è conosciuto tra i quali spiccano Mastro Gelo, Old Man Winter, Nonno Gelo, Jack Brina… questi nomi ci danno già un’idea del fatto che venisse considerato un anziano munito di bastone anche se non tutte le tradizioni sono concordi in questo.
Le leggende norrene tendono a considerarlo uno spiritello più conforme al mondo delle fate che a quello degli uomini, di piccole dimensioni, con un viso allegro e giovane. Tutto questo si presta a una sua interpretazione come quella di un birbantello combina guai pronto a mordere le persone (il naso, le mani e i piedi gelati erano considerati l’effetto di un piccolo morso ad opera di Jack, oggi diremmo più genericamente che sono i “morsi del freddo”).
La sua indole artistica, la sua voglia di giocare con la natura e il suo talento per le creazioni lasciano immaginare che si tratti di uno spirito giovane piuttosto che di un anziano, interpretazione arrivata in epoche più recenti e spesso legate alle leggende su Babbo Natale del quale alle volte è antagonista e altre collaboratore.

Jack Frost e Babbo Natale

Jack Frost e Babbo Natale

Questi due personaggi sono legati a doppio filo in tutte le tradizioni e, anche se a in alcune circostanze sono visti come nemici, più spesso sono considerati complici della creazione del periodo invernale.
In particolare Jack Frost sarebbe colui che prepara il mondo per la venuta di Babbo Natale e crea le condizioni climatiche ideali per occultare il passaggio di Santa Claus: che sia neve o freddo intenso, Jack costringe le persone a rintanarsi nelle case in modo che non possano vedere Babbo Natale.
Anche secondo questa tradizione si tratterebbe non di un essere umano ma di uno spiritello giocherellone che ha fatto della propria passione per il gioco una carriera!

Il Jack Frost moderno

Sebbene compaia in numerose leggende (a volte anche solo come metafora dell’inverno), Jack Frost è un personaggio che nel tempo è stato poco considerato dal cinema, almeno fino a pochi anni fa.
Una delle prime comparse di questo personaggio è il film horror del 1997, Jack Frost (regia di Michael Cooney con Scott MacDonald) nel quale un serial killer torna dal regno dei morti incarnandosi in un pupazzo di neve. Il film evidenzia il lato oscuro del personaggio della tradizione.
L’anno successivo, il 1998, vede l’arrivo sul grande schermo di un nuovo film che mantiene lo stesso titolo pulito, Jack Frost, ma ne scombina completamente il ruolo: qui Jack (Michael Keaton) è un pupazzo di neve nel quale si è reincarnato non un assassino ma un musicista rock che a causa del suo lavoro trascura il figlio Charlie (Joseph Cross) e sfrutta il periodo invernale per poter recuperare il tempo perso.
Nel 2006 arriva Santa Claus è nei guai (regia Michael Lembeck) nel quale Jack (Martin Short) è l’antagonista di Babbo Natale (Tim Allen) e tenta di soffiargli il posto.

Le cinque leggende

Ma è con Le 5 leggende, film di animazione del 2012 diretto da Peter Ramsay, che Jack Frost diventa a pieno titolo l’idolo dei bambini. Nel film Nord (Babbo Natale), Calmoniglio (Il coniglietto pasquale), Dentolina (la fata dei dentini) e Sandman (l’omino dei sogni) devono scontrarsi con il perfino Pitch Black (l’uomonero) che dopo un lungo periodo di assenza intende riportare il mondo nei periodi bui del passato.
Jack Frost, che in questo caso è un ragazzo armato di bastone e dallo spirito giocoso, è l’unica possibilità per tenere viva la speranza nel cuore della paura.
Il film ha incassato una lunga serie di premi come miglior film di animazione.

Il percorso di Jack Frost è stato molto lungo e, probabilmente, non è ancora terminato. La sua natura un po’ schiva e artistica hanno fatto di questo personaggio un attore molto duttile capace di unire in sé l’allegria del periodo natalizio e il rigore dell’inverno.
Un personaggio che ha molto da offrire.


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7 pensieri riguardo “Jack Frost: Storia e Cultura del Personaggio Invernale

  1. Jack Frost è un personaggio che amo molto. Splendido il film di animazione che lo vede protagonista insieme ad altri personaggi amati da grandi e piccini. Vi ricordate il titolo d questo film?

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