Il volto scuro della bellezza

Il volto scuro della bellezza di Stefano Luigi Cantoni, Incipit23, 2024

Una setta di spietati assassini disposti a tutto pur di conservare un segreto millenario, è il punto di partenza del nuovo romanzo di Luigi Stefano Cantoni, che torna con un nuovo thriller dopo la sua raccolta di racconti Le avventure del Signor S e il romanzo d’esordio Chiaro di Luna.

Gli ingredienti ci sono tutti: un segreto da custodire a ogni costo, una setta spietata disposta a tutto pur di mantenerlo e un improbabile gruppo di curiosi.
Tutto inizia quando viene ritrovato il cadavere di un bibliotecario barbaramente ucciso e marchiato. Il suo collega, Bruno Chiari, viene sentito come persona informata dei fatti.
Nello stesso momento don Roberto, un parroco della provincia di Bergamo, si sente inquieto.
I due troveranno presto un terreno comune sul quale muoversi per porre fine a un incubo che non ha intenzione di interrompersi fino a quando non li avrà distrutti.

Nello scorrere incalzante degli eventi non ci saranno colpi proibiti: minacce, sequestri, inseguimenti e personaggi dei quali non ci si può mai davvero fidare fino a quando, inevitabile, il mistero non verrà svelato.

Don Roberto Corti abbassò un pelo il finestrino per gustare a pieno il profumo dell’equinozio di primavera che, con quel tramonto tinto di rosso e arancio, avvolgeva l’intero borgo con vaporosa delicatezza. Una volta svoltato all’altezza di largo degli Alpini, proseguì su corso Italia. Conosceva a memoria quella strada, che percorreva tutti i giorni da circa due anni.

Questo romanzo si muove lungo il filone del thriller classico, ma non tralascia un messaggio morale che ha molto a che fare con la diversità: tanto per cominciare il mistero ruota attorno al culto delle Madonne nere, presenti in Italia, Francia, Spagna e Polonia e da sempre motivo di imbarazzo per la tradizione cattolica che considera caucasica la stirpe di Cristo.

Cantoni ci accompagna, con un ritmo incalzante e un linguaggio che abbiamo imparato ad apprezzare per la sua capacità descrittiva, in un percorso tortuoso dove non si può mai abbassare la guardia.

Nelle pagine si respirano i luoghi del nord Italia attraverso i quali si muovono i personaggi e che l’autore riesce a rievocare vividamente nella mente del lettore.
Il talento di Cantoni nel dar voce ai misteri nostrani è encomiabile. L’Italia de Il volto scuro della bellezza non ha nulla da invidiare ai luoghi più esotici accarezzati dal personaggio di Cal Donovan creato da Gleen Cooper.

Scese dall’aereo poco prima di mezzanotte con la testa invasa dai più svariati pensieri e, nemmeno a dirlo, nessuno di questi era positivo. L’aria frizzantina
del nord, che iniziò a pungergli la gola obbligandolo ad alzare il bavero e infilarsi il berretto, non era nulla in confronto al gelo che albergava nel suo animo.

Il lettore dovrà prepararsi a un ritmo sostenuto che non concede neanche un momento di respiro, in un susseguirsi di eventi a valanga che ha il vantaggio di mettere in mostra il carattere dei protagonisti, portandoli a superare le loro paure per ritrovare un equilibrio che le vicende rischiano di annientare.
Un autore che, come sempre, merita il suo spazio anche per via del grande lavoro di ricerca che trasuda dalla narrazione.