Il Manuale delle Giovani Marmotte: un tesoro di conoscenza

Ogni libro ha il suo ambito di competenze: per risolvere una disputa teologica ci sono i testi sacri, per costruire un ponte i manuali di ingegneria, per realizzare una torta un libro di cucina.
Ma c’è un libro nel quale trovare tutte le risposte a qualunque problema, è il Manuale della Giovani Marmotte.

Qui, Quo e Qua e il Manuale

Il 9 giugno del 1934 fece la sua comparsa nel mondo Disney un personaggio che sarebbe stato tra i più amati della storia dei cartoon, l’irascibile Donald Duck, per noi Paperino.
Paperino ebbe fin da subito un successo straordinario, finendo ben presto col prendere il suo posto nell’Olimpo dei personaggi Disney accanto a Topolino. La fama del papero crebbe così tanto che la Disney dovette creargli un mondo intorno e una serie di personaggi a supporto: nascevano così Paperopoli, ma anche Zio Paperone, i nipotini combina guai, Paperina e l’intera famiglia Duck con tutte le sue avvincenti storie.

Manuale delle giovani Marmotte 3
3° Manuale delle Giovani Marmotte

Ma è sui nipotini di Paperino che ci concentreremo oggi: Qui, Quo e Qua (Huey, Dewey e Louie nella versione originale), che hanno fatto il loro esordio il 17 ottobre 1937 (dopo che la madre, Della Duck, chiede al cugino Paperino di occuparsi di loro mentre il padre dei piccoli è in ospedale a seguito dell’esplosione di un fuoco d’artificio sotto la sua sedia… si scoprirà poi che erano stati proprio gli angelici figlioli a farlo esplodere), sono dei veri birbantelli, una disgrazia per il carattere brontolone dello zio.
Proprio per cercare di dare ai nipoti un po’ di disciplina, Paperino li iscrive a un gruppo di Scout, Le Giovani Marmotte.
I ragazzi si appassioneranno alla filosofia etica e morale delle Giovani Marmotte e, almeno in alcune occasioni, impareranno a portare maggior rispetto per lo zio.

La comparsa del Manuale

Le Giovani Marmotte della Disney sono organizzate proprio come un gruppo Scout: ogni membro ha una divisa, delle missioni da compiere e delle medaglie da guadagnarsi con la propria condotta. Al di sopra di tutto c’è il Manuale delle Giovani Marmotte, il testo sacro nel quale si trova la risposta a qualunque domanda, da come costruire un ponte a come fare i nodi marinari, ma anche lingue antiche e moderne, cartine geografiche e nozioni storiche.
Il primo testo di questo genere, che è comunque anonimo, compare nel 1954 nella storia a fumetti realizzata da Carl Barks Zio Paperone pesca lo skirillione, ma già pochi mesi dopo, in Zio Paperone e la dollarallergia, il testo verrà chiamato con il nome definitivo.

Le misteriose origini del Manuale

Le origini di questo testo sono avvolte nel mistero e i vari disegnatori Disney nel tempo hanno sfruttato questo dettaglio per dar vita ad avventure sempre nuove.
In Zio Paperone e i guardiani della biblioteca perduta di Don Rosa, si scopre che la prima edizione del Manuale, in un pesante formato a incunaboli, è opera di Clinton Coot, il fondatore delle Giovani Marmotte, e che si tratta del riassunto del riassunto del riassunto dei testi contenuti nella perduta biblioteca di Alessandria.

Manuale delle giovani Marmotte 5

In un’altra storia (comparsa nel numero 3349 di Topolino con il titolo Le Giovani Marmotte in un indagine da Manuale disegnata da Stefano Zanchi) si racconta che il Manuale è il testo più famoso di Calisota, uno stato immaginario degli Stati Uniti d’America inventato da Carl Barks (probabilmente unendo i termini California e Minnesota). La prima edizione sarebbe stata scritta due secoli prima e aggiornata poi di anno in anno in forma anonima. Qui, Quo e Qua scopriranno che il primo Manuale è datato 1832 ad opera di Cornelius Coot, il fondatore di Paperopoli che ha preferito non firmarlo perché “la cultura non ha nome, appartiene a tutti”. Da allora, sempre in forma anonima e segreta, il manuale viene aggiornato costantemente.
L’autore più recente a mettere mano al sapere del Manuale è nientemeno che Pico de Paperis.

Da Paperopoli al mondo reale

Sebbene si tratti di uno pseudolibro, ossia di un testo inesistente creato per dare vigore ad altre storie, il Manuale delle Giovani Marmotte è entrato nel linguaggio comune come un testo di riferimento nel quale trovare risposta a qualunque dubbio, intellettuale o pratico.
È il 1969 quando la Arnoldo Mondadori Editore decide di dar vita a un vero manuale in formato cartaceo.
Ideato da Elisa Penna (giornalista, fumettista e vicedirettrice della rivista Topolino per ventidue anni) e Mario Gentilini (giornalista e fumettista) e illustrato da Giovan Battista Carpi, il primo Manuale ebbe un successo straordinario raccogliendo al suo interno nozioni e suggerimenti per attività all’aria aperta, giochi e intrattenimento.

Manuale di Nonna Papera

Il successo del Manuale spinse la Mondadori a proporre altri testi provenienti dal mondo Disney come il Manuale di Nonna Papera (con le sue ricette), o il Manuale di Paperinik.
I libri successivi vennero suddivisi per argomenti e comparvero quindi Fiori e Piante, Speciale Sport, Speciale Giochi e Tutti artisti in tutte le Arti.
Tra il 1991 e il 1999 la Disney Italia ha dato alle stampe nove manuali, uno all’anno, proponendo poi, nel 2002, il Nuovo Manuale delle Giovani Marmotte a chiudere la serie.
Ma il successo era tale che si proseguì nel tempo con l’aggiunta di nuovi libri e nel 2020 la Panini uscì con i ventisei numeri della rivista Il Manuale delle Giovani Marmotte.

Le (pessime) imitazioni

Come tutti i fenomeni di successo anche il Manuale ebbe delle imitazioni. In Qui, Quo e Qua e la guerra dei Manuali di Rodolfo Cimino e Romano Scarpa, la Banda Bassotti si prefigge di redigere un manuale ispirandosi a quello delle Giovani Marmotte.

Banda Bassotti

La loro idea è quella di creare un testo che aiuti i propri parenti a uscire da qualunque pasticcio attingendo alle conoscenze di famiglia. L’idea non sarebbe male se non fosse che le conoscenze in questione sono il sunto delle abilità di sfruttamento del prossimo, in perfetta antitesi con il codice morale del Manuale originale che, invece, invita a risolvere i problemi con le proprie forze e capacità.
Proprio per questo il falso manuale viene sconfitto e il messaggio positivo del Manuale delle Giovani Marmotte si rivela il vincitore della sfida.


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10 pensieri riguardo “Il Manuale delle Giovani Marmotte: un tesoro di conoscenza

  1. Io ho ancora il primo Manuale originale degli anni ’70… semplicemente FANTASTICO. Quante avventure mi sono inventato da bambino con questo libro: pensavo anche io di essere uno scout come Qui, Quo e Qua. E poi avevo pensato bene di acquistare anche i manuali successivi, ma purtroppo mi sono fermato solo al 4° Manuale.

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  2. Ricordo di avere regalato questi libri a mio figlio quando era un ragazzino. Ne andava matto, li sfogliava per ore. Il manuale delle giovani marmotte… ma è ancora pubblicato? Mi piacerebbe che i bambini leggessero di più queste cose invece che stare sempre incollati ai cellulari. E pensare che mio figlio è stato abbonato a Topolino fino ai 18 anni… poi quasi a malincuore decise di non proseguire con l’abbonamento.

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    1. Certo, lo si trova ancora e ne continuano a fare edizioni ispirate alle precedenti. Che bella storia quella dei fumetti! Erano vere avventure capaci di stimolare il cervello!

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    1. Ma che bello! Anch’io sono cresciuto con l’abbonamento a Topolino. Ricordo ancora la gioia che avevo quando rientravo da scuola e trovavo il nuovo albo nella cassetta postale ☺️

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