Scrivere è un mestiere. È quanto vi dirà qualunque autore e quello che proverete sulla vostra pelle quando inizierete a muovere i primi passi in questo ambiente.
Scrivere è il mestiere più difficile del mondo. È quello che sosteniamo noi. Intendiamoci, parliamo di scrittura di alto livello, non di un hobby con il quale passare il tempo immaginando storie.
Ma perché è così difficile? Perché non ci sono regole precise.
Chi sogna di fare il cuoco potrà contare su manuali e ricette, chi ambisce al ruolo di chirurgo ha a disposizione una lunga serie di testi e di esperienze messe alla prova dai colleghi. Ma chi prende in mano una penna (o si siede davanti alla tastiera) per creare un lavoro di alto livello lo fa muovendosi all’interno di confini mai definitivi, sorprendenti quando vengono valicati e capaci di stroncare qualunque capolavoro se non rispettati.
Ma in questo sconfinato oceano di incertezze letterarie dove la sperimentazione può essere condanna o salvezza, ci sono delle pietre miliari che ci hanno lasciato le loro indicazioni non tanto per seguire le loro impronte, quanto per percorrere con i nostri piedi la strada giusta.
Rimanere nel conosciuto
Quando si scrive si può spaziare in una moltitudine di mondi, di esperienze e situazioni, ma è importante sapere esattamente come muoversi.
Il premio Nobel per la letteratura Alice Munro ha scritto “Ho molta familiarità con la storia prima di iniziare a scriverla. Quando non ho tempo da dedicare regolarmente alla scrittura, le storie lavorano nella mia testa da così tanto tempo che quando inizio a scrivere sono già immersa nella narrazione”.
Lo scrittore vive sempre nelle sue storie, le vive e le rivive fino a quando non ne diventa parte. Lo scopo è quello di creare poi un contesto reale sulla carta.
State raccontando la vita di qualcuno, pensate sia più facile raccontare la vostra o quella di uno sconosciuto?
La palestra è fondamentale
Nel suo On writing il maestro Stephen King incita gli aspiranti scrittori a un allenamento costante: leggere e scrivere.
Leggere molto è il primo principio per essere scrittori, intendendo una lettura critica con un occhio di attenzione alle tecniche usate dagli altri, alle soluzioni narrative, allo stile. Leggere e studiare gli altri scrittori è fondamentale per entrare nel club.
Scrivere è altrettanto fondamentale perché permette di prendere dimestichezza con le parole; King consiglia di scrivere ogni giorno almeno 20.000 battute, anche quando non si hanno idee o ci si sente bloccati.
Sperimentate con le parole, fate esercizi di scrittura mettendo alla prova una tecnica piuttosto che un’altra. Prendete una storia e raccontatela in prima persona, poi in terza, poi spostandovi da un personaggio all’altro. Oppure raccontate la vostra esperienza al supermercato come fosse un horror.
Alla fine avrete tantissimo materiale che potrà esservi utile in due modi: come esercizio e, se è buono, come base per sviluppare poi altre storie o per partecipare ai concorsi letterari.
Mai plagiare
Virginia Woolf nel suo Consigli a un aspirante scrittore non usa mezzi termini: “L’unico consiglio che una persona può dare a un’altra sulla lettura è di non accettare consigli, di seguire il proprio istinto, di usare la propria testa, di arrivare alle proprie conclusioni”.
Lasciarsi ispirare dal lavoro degli altri è vitale, ma la grandezza di un testo sta tutta nella distanza che riesce a mettere con tutti gli altri.
Prendiamo il caso Harry Potter, dove l’autrice ha messo in scena l’adolescenza di un ragazzo orfano in un college. La grandezza della Rowling è stata quella di prendere una banale quotidianità e inseminarla con l’elemento fantastico attinto dal folclore e dalla tradizione dando vita a un vero e proprio fenomeno letterario.
Essere originali è il primo passo verso il successo.
La vita dello scrittore è fatta di esperienze e competenze. Fate in modo che tutto il vostro sapere sia al servizio delle storie che scrivete, dalle regole del carling alla dissezione di cadaveri. Tutte le vostre competenze possono essere allenate con la lettura e la scrittura che devono essere costanti e mirate, solo così potrete trovare il vostro stile.
Non abbiate fretta, abbiate costanza perché scrivere è anche il mestiere più bello del mondo.
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Grazie per questi consigli che saranno molto utili agli scrittori emergenti (e non solo).
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Ci aspettiamo grandi cose dagli esordienti!
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