Icona di Frederick Forsyth, Mondadori, I edizione 1996
Il millennio sta per concludersi, ma nella fredda Mosca tira una brutta aria che minaccia di far tremare il mondo intero. Una spyce story tutta adrenalina.
Mosca, luglio 1999.
Igor Komarov, candidato di estrema destra, ha promesso che la Russia, in una condizione di profonda crisi economico-sociale, tornerà al suo splendore grazie alla restaurazione dell’URSS.
Ma dietro la facciata democratica il nuovo e carismatico leader (l’icona del titolo) nasconde un progetto che avrebbe fatto impallidire perfino Hitler e Stalin, e che deve rimanere segreto fino all’esito delle elezioni presidenziali.
Qualcosa però va storto e il “Manifesto Nero” finisce nelle mani di un uomo, Jason Monk un ex agente dei servizi segreti americani, che ancora crede nella pace e nella democrazia.
Il famigerato documento, infatti, contiene informazioni estremamente sensibili riguardo alle future politiche di Komarov, come la restaurazione dei gulag, la cancellazione della libertà di stampa, la creazione di uno Stato mono partitico (il suo, l’Unione delle forze patriottiche, UPF), la sistematica eliminazione fisica degli oppositori politici, l’invasione delle ex repubbliche sovietiche (in particolare Cecenia, Georgia, Ucraina) e il genocidio delle minoranze presenti in Russia.
Occorre fermare questo scellerato progetto, ma chi avrà il fegato di provarci?
Questa spyce story del 1996 all’ombra della Russia in guerra di Vladimir Putin, ha un gusto tutto nuovo, inquietante e premonitore e dimostra che ancora oggi il pericolo di una forte e pericolosa autocrazia in Russia è più che attuale.
Il ritmo incalzante e la trama intrigante incollano il lettore alle pagine nella speranza di trovare un attimo di respiro che Forsyth non concede fino alla fine.
È interessante notare come nel romanzo compaiono personaggi realmente esistiti e dei quali si racconta l’attività reale, conferendo alla vicenda una nota di fantapolitica che apprezziamo molto.
Un romanzo d’azione, ormai classico della letteratura di genere, da leggere tutto d’un fiato.
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Un romanzo di spionaggio molto interessante e tristemente profetico 😑
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Concordiamo, soprattutto sul “tristemente”.
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Mi piace molto questo scrittore, ho letto altri suoi romanzi che mi sono molto piaciuti, mentre questo non lo conoscevo.
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Subito in wishlist!
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i romanzi di Forsyth sono avvincenti anche perché raccontano particolari o situazioni realmente esistiti. Vi segnalo uno dei suoi libri migliori (a mio avviso): L’Afgano.
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Grazie mille!
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