Suppress – Legame letale

Suppress – Legame letale di Matilde Boglione, Dragonfly Edizioni, 2024 [collaborazione]

Classificazione: 3.5 su 5.

La vita può essere davvero strana, ma quando pensi che sia arrivata al suo culmine ecco che ti sorprende con nuovi colpi di scena.

Kira è una ragazza ombrosa e taciturna, amante della solitudine e poco incline alle relazioni interpersonali. Ha una sola amica, Luna, con la quale riesce ad aprirsi e che non potrebbe essere più diversa da lei: tanto scorbutica la prima quanto solare la seconda.
Ma Kira non dice tutto nemmeno a Luna, come il fatto che da quasi due anni i suoi sonni vengono disturbati da incubi terrificanti che vedono come protagonista un mostro dal sorriso agghiacciante.
Con il passare dei giorni e la diminuzione delle ore di sonno, anche durante il giorno Kira inizia ad avere visioni e allucinazioni spaventose.
Che stia uscendo di testa?
Le cose precipitano quando un gruppo di satanisti la rapisce per sacrificarla ma, per un tragico errore, il demone che doveva divorarla finisce per essere legato a doppio filo a lei.
Kira e Alastor ora condividono un’unica esistenza e la convivenza sarà tutt’altro che facile, anche perché ci si mettono di mezzo i fratelli del demone che proprio non vogliono saperne di stare fuori dalla faccenda.

D: I tuoi protagonisti sono molto diversi, ma anche molto simili tra loro. Kira e Alastor sono entrambi molto rigidi all’apparenza ma nascondono una certa fragilità… ce ne puoi parlare?

R: Sì, effettivamente sono molto simili tra di loro per il loro comportamento freddo ed è una caratteristica che mi appartiene molto, perciò avevo deciso di mettere qualcosa che mi rispecchiasse in entrambi i personaggi.

Kira è nata con l’idea della rappresentazione stessa della mente, infatti si può notare, all’interno del romanzo, che la protagonista utilizza molto di più la freddezza e dice sempre quello che pensa, cosa che una persona che esprime di più i sentimenti non lo farebbe o comunque maschererebbe il tutto con una battuta.
Invece, Alastor nonostante abbia un lato freddo, è il personaggio che si lascia influenzare dall’emozioni. Ho scelto proprio di rappresentarlo come demone (se si legge la definizione secondo Socrate possiamo vedere che rappresenta il nostro Io interiore) e come principe del settore dell’Ira per un determinato motivo: la rabbia è un sentimento estremamente forte e normalmente è quella che dà il via a quasi tutte le altre emozioni che un essere umano può provare. E rappresenta proprio il cuore, o comunque una parte che normalmente la gente tende a nascondere.

Un romanzo che è sia un incontro che uno scontro continuo tra i vari personaggi e anche tra loro stessi; la dura Kira dovrà abituarsi alla sua nuova condizione di fragilità nei confronti di Alastor e del suo mondo, mentre il demone scoprirà una fragilità inaspettata con la quale confrontarsi.

D: Alastor non ha un gran rapporto con i suoi fratelli: cos’è che crea tanta tensione tra loro?

R: Questa è una cosa che si scopre nel secondo volume, ma cercherò di dire qualcosina senza fare tanti spoiler.
Diciamo che Alastor, essendo l’ultimogenito di una determinata stirpe che ovviamente non si può dire, è considerato anche il più debole perché ha questa tendenza ad amare, cosa poco comune per i demoni. Per questo viene criticato parecchio all’interno del romanzo.

Questa è anche una critica legata alla società di oggi.
Con la venuta dei social si tende a prendersi gioco dell’altro, si tende ad avere paura di amare. Per la società dimostrare le emozioni è qualcosa di anomalo e, secondo la mia opinione, si tende a distruggere chi sta cercando di donare qualcosa di buono.

Questo romanzo d’esordio ha davvero molto potenziale.

Si tratta di un dark fantasy molto scorrevole e, nonostante le quasi 360 pagine, si legge molto agevolmente grazie ad un linguaggio immediato e a un ritmo ben sostenuto.

I capitoli sono brevi e ben strutturati con un editing davvero ben fatto, cosa che nei romanzi d’esordio non è sempre da dare per scontata.

D: I tuoi demoni sono di ispirazione occidentale nella scelta dei nomi, ma nella loro descrizione hanno qualcosa che li rimanda al mondo della demonologia orientale. A cosa ti sei ispirata per questi personaggi?

R: Io sono una grande appassionata di anime, ma anche di cartoni animati per adulti, quindi ho cercato di unire la raffigurazione cattolica/cristiana con alcune cose correlate al mondo dell’animazione. Trovo che unire questi due mondi sia stata la scelta migliore perché unisce due realtà estremamente diverse, ma che nel mio immaginario si completano. Ho cercato di dare una prospettiva diversa e non di rappresentare sempre il solito angelo caduto dal cuore spezzato. Ho dato più importanza ad una figura che, nel comune collettivo, sembra cattiva ma non lo è.

Matilde Boglione, che dimostra di aver svolto un forte lavoro di ricerca per caratterizzare al meglio i suoi personaggi, ci mette davanti al classico tema del bene e del male, ma lo fa in maniera divertente, nuova e accattivante, mostrandoci più di una sovrapposizione tra le parti.

D: Luna, la migliore (e unica) amica di Kira ha un ruolo decisivo e ambiguo. Dicci qualcosa di lei…

R: Luna è molto diversa da Kira, infatti anche i nomi non sono un caso, li ho scelti per un determinato motivo.

Per chi non lo sapesse, Kira, in giapponese, significa Sole. Questo ci fa già capire che queste due figure sono l’uno l’opposto dell’altro: la nostra protagonista non ha peli sulla lingua; Luna invece, come anche il nostro satellite, ha più facce e nasconde molto bene le sue intenzioni fino alla fine del romanzo.
Posso dire, questo non è assolutamente uno spoiler, che si scoprirà verso la fine della storia qual è esattamente il suo obiettivo e perché Kira è così importante in questa vicenda. Diciamo che è uno dei pezzi del puzzle mancanti della storia ed è una figura estremamente importante all’interno del racconto perché è uno dei pochi personaggi a sapere cosa succederà non appena il piano del suo Signore verrà portato a termine.

Sicuramente un romanzo che promette molto ai lettori di questo genere miscelando un sottile erotismo con il dark fantasy e completandolo con una trama sempre brillante.

D: Suppress si chiude lasciando aperta una possibile prosecuzione… ti dobbiamo chiedere se un seguito è già in lavorazione o stai scrivendo qualcosa di diverso.

R: Il secondo volume è in fase di lavorazione da diverso tempo e posso anche annunciare che sarà ancora più intricato e complesso rispetto al primo volume.
Annuncio anche che sto lavorando al prequel di questa storia e che sarà un modo per conoscere meglio le origini dei demoni e della famiglia di Kira.


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