Vicoli tortuosi e mercati chiassosi: la capitale catalana è da sempre profondamente legata alla letteratura e ha tenuto a battesimo non solo grandi romanzi, ma anche importanti eventi culturali.
Riprendiamo il nostro percorso alla scoperta delle Città Letterarie UNESCO e questa volta lo facciamo dalla Spagna, precisamente da Barcellona.
Questa città dall’anima indomita si merita il titolo di Città Letteraria (ricevuto nel 2015) anche solamente per la festa di Sant Jordi che si tiene il 23 di aprile. Durante questo giorno (che è il patrono della città), si festeggia anche la Festa del Libro che in Catalogna (e in tutta la Spagna) si celebra con scambio di libri e rose tra amici, familiari e innamorati.
Ma se non siete a Barcellona in questo giorno non disperate, le possibilità di imbattersi anche casualmente in un evento letterario sono molte durante tutto l’anno: Barcellona è infatti una delle città europee con il maggior numero di festival dedicati alla letteratura.
Qualche esempio?
Barcelona Poesia (che si tiene a maggio), BC Negra (il festival della letteratura poliziesca che si svolge a febbraio), il festival della letteratura per ragazzi Món Llibre (nel mese di giugno), e il festival della letteratura sperimentale Kosmopolis (che si tiene a ottobre).

Tutte queste iniziative tengono viva la città dal punto di vista culturale, merito anche delle oltre duecento case editrici che hanno sede qui, a partire da quelle internazionali come la Penguin e la Planeta, per poi arrivare a quelle di piccole dimensioni.
Ma se volessimo cercare Barcellona nei libri?
Il padre della letteratura moderna, Miguel de Cervantes ha nominato una sola città all’interno del suo Don Chisciotte de la Mancha e indovinate quale? Esatto, Barcellona!
Ma non è certamente l’unico autore rimasto incantato dall’atmosfera catalana: Eduardo Mendoza (La città dei prodigi), Colm Tóibín (Sud), George Orwell (Omaggio alla Catalogna) fino al compianto Carlos Ruíz Zafón che qui ha ambientato la sua celebre saga de Il cimitero dei libri dimenticati permettendo di scoprire una città nascosta e ricca di misteri.
A Barcellona, inoltre, vennero pubblicati due autori premi Nobel: Gabriel García Márquez e Mario Vargas Llosa.
Ma dopo tutto questo parlare di Barcellona nei libri concediamoci di cercare i libri a Barcellona!

Cominciamo dalla vertiginosa chiesa di Santa Maria del Mar, una delle massime espressioni del gotico catalano capace di accogliere e zittire con la sua austerità ogni visitatore e anche principale protagonista de La cattedrale del mare di Ildefonso Falcones.
Per gli amanti di Manuel Vázques Montalbán segnaliamo Casa Leopoldo, il ristorante preferito dal suo investigatore Pepe Carvalho (al numero 24 di carrer de Sant Rafael, purtroppo oggi il ristorante ha cessato la sua attività).
Ancora aperto e sempre affascinante è El Quatre Gats (carrer de Montsío, 3), luogo d’incontro degli intellettuali del XIX secolo e citato più volte ne L’ombra del vento di Zafón.

Lo stesso Zafón, attraverso i suoi libri, ci racconta una Barcellona dall’anima oscura, ma ne identifica con precisione i luoghi cosicché risulta facile per l’esploratore andare a rintracciarli. Se non avete voglia di perdere tempo vi segnaliamo che esistono diversi tour organizzati che vi condurranno in percorsi letterari attraverso le meraviglie di questa città, tra una tapa e una copa che ci stanno sempre bene.
Consigli di lettura
Se state per scoprire Barcellona (con un volo o dal divano), ecco alcuni libri che potrebbero aiutarvi a farvi un’idea di questa città letteraria:
La cattedrale del mare, Ildefonso Falcones
L’ombra del vento, Carlos Ruíz Zafón
I gerani di Barcellona. La saga dei Torres, Carolina Pobla
Barcellona. The passenger, Edoardo Massa e Marc Gomez del Moral
La dama di Barcellona, Daniel Sánchez Pardos
Godetevi la capitale catalana, perché presto arriveremo con una nuova Città Letteraria da scoprire.
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Ho amato tanto Barcellona per il suo splendido lungomare e per le strade piene di librerie. Vale la pena farci almeno un weekend, magari non in piena estate o per Natale/Capodanno perché la città si riempie di turisti (specialmente italiani).
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Le mezze stagioni sono le migliori, si può vivere la città con più tranquillità e scoprirla davvero
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Sembra incredibile ma non sono mai stato a Barcellona 😪 è molto grave? Comunque grazie a questo articolo e per il mio “insano” amore per i libri, questa volta potrei davvero andare nella capitale catalana!
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Direi che è il caso di andare quantomeno alla ricerca del Cimitero dei libri dimenticati!
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Come sempre scrivete degli articoli molto belli e che danno informazioni curiose.
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Grazie cara
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