Fabian

Fabian di Paolo Innocenti, Nonsolopoesie, 2023 [collaborazione]

Classificazione: 4 su 5.

Nelle terre scozzesi, in un villaggio dove la vita scorre tranquilla e un po’ ruvida, sta per accadere qualcosa di speciale tra due ragazzi che condividono la magia dell’amicizia.

Questa storia si svolge non solo in un luogo geografico, ma anche in un tempo ben determinato. Aaron e Fabian sono migliori amici. Hanno dieci anni e sono fratelli anche se il sangue nelle loro vene non è lo stesso.
Si trovano in quella fase dell’età in cui i sogni dell’infanzia sbiadiscono e compaiono i toni dell’adolescenza, quell’albeggiare della maturità che è ancora una gemma immatura.

Tra maestri d’altri tempi, partite a pallone improvvisate, tempeste di neve e gattini bisognosi, il mondo degli adulti farà capolino nella loro vita ma la loro amicizia non verrà mai spezzata.

Quello che ci offre Paolo Innocenti, al suo esordio come scrittore di narrativa, è un libro delicatissimo ma che affronta temi profondi come la malattia, la morte e, soprattutto, la diversità.

Aaron e Fabian hanno ancora gli occhi dei bambini per i quali sono le somiglianze ad unire e non le differenze a separare.

Un romanzo di formazione fantasy ma che ha profonde radici nel mondo reale, anzi, che ha profonde radici nel cuore di ogni lettore.

Innocenti ci ricorda che la diversità è negli occhi di chi guarda:

«Vedi Aaron, lui è speciale, è diverso da tutti i ragazzi del paese. Ormai sei grande abbastanza, posso parlartene liberamente. Fabian è molto più sensibile anche di te, e il suo cuore sprigiona solo amore. Spero sia in grado di imparare a sciare, per lui non sarà per niente facile. – Papà non lo è neanche per me. Perché non dovrebbe riuscirci, Fabian non ha niente di diverso da me, ti sbagli.»

da Fabian

Trovo che questo libro, a detta dell’autore inteso come un romanzo di formazione, abbia molto da insegnare anche agli adulti che hanno la responsabilità di crescere i ragazzi nel modo migliore anche a costo di riconoscere i propri limiti.

Paolo Innocenti si è formato prima come poeta poi come autore di racconti mai pubblicati e ora come autore di narrativa. La sua sensibilità traspare in ogni riga, in ogni dialogo, in ogni descrizione.

Affascinato dai draghi ha scelto la Scozia per la sua storia che inizia e termina nella stessa magica terra dopo aver scoperto molti altri luoghi.
E proprio questo aspetto colpisce: il protagonista, Aaron, che all’inizio vede il suo ambiente con gli occhi di un bambino, alla fine riscopre quei luoghi come un adulto sensibile cui la vita, e Fabian in particolare, ha insegnato a diventare adulto.
La trasformazione avviene all’interno di Aaron e, attraverso di lui, accende la speranza per il mondo.

«Sarei rimasto lì per sempre e forse anche lui, adesso mi sembrava ancora più maestoso di quando l’avevo visto nella vallata tra gli alberi. Mi spostai tenendo la testa bassa non volevo che vedesse le mie lacrime ci guardammo un’ultima volta.»

da Fabian

Un bambino normodotato e un bambino autistico, legati da un’amicizia oltre i tabù e i luoghi comuni perché, la diversità non debba essere motivo di vergogna o paura ma sorgente di ricchezza comune.
Fabian ne è un esempio per far in modo che anche i “grandi” possano crescere.

Un libro che consiglio con piacere.


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4 pensieri riguardo “Fabian

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