Un demonio dal viso angelico

Un demonio dal viso angelico di Marco Michele Cazzella, Dragonfly Edizioni, 2020 [collaborazione]

Classificazione: 4 su 5.

Una storia dentro a un’altra storia. Un mistero che ne cela altri. Un passato che proietta lunghe ombre sul futuro.

Marco Michele Cazzella ci propone il secondo capitolo di una saga familiare che sconfina nel giallo, una storia curiosa e misteriosa che promette di tenere il lettore incollato alla pagina in un continuo depistaggio verso la soluzione degli enigmi.

Un demonio dal viso angelico nasce da un precedente lavoro di Marco, Una romantica storia salentina (Pedrazzi Edizioni, 2019), nel quale, come spesso accade, un personaggio in particolare sembra necessitare di più attenzioni e finisce col prendersi un libro dove vivere da protagonista.

D: Il tuo romanzo Un demonio dal viso angelico si propone come seguito di Una romantica storia salentina. Come si è sviluppato e com’è nato?

R: È nato un giorno in cui mi trovavo ricoverato in ospedale per degli accertamenti e ripensavo a Una romantica storia salentina notando che un personaggio creato per dare risposte creava invece più domande; é per rispondere a quei quesiti che è nato Un demonio dal viso angelico.

Già da questa premessa è facile intuire che lo sfondo sul quale si svolge l’intera vicenda di Un demonio dal viso angelico è quello pugliese, e proprio dalla Puglia arriva anche l’autore che più volte ha manifestato il suo affetto per la sua terra natale.

D: Un demonio dal viso angelico si svolge in un periodo temporale proiettato nel futuro, come mai?

R: È stato scelto il futuro perché volevo raccontare la storia di una famiglia come tante che aveva raccolto le proprie avversità all’interno dei libri tramandandole alle generazioni future; perciò quella data non va considerata come il nostro futuro ma come il loro presente mentre ripercorrono delle tappe importanti della loro vita che narrano attraverso i libri che di volta in volta leggeranno.

“Lecce, anno 2035. È febbraio, fa freddo e un violento temporale si abbatte sulla città costringendo la famiglia Cazzella a trovare un modo per passare il tempo. È Marco, capofamiglia e scrittore, a suggerire l’idea di leggere tutti insieme il suo ultimo lavoro letterario.
Stefania, la moglie, e Maria Teresa, la figlia, accettano di buon grado. È così che inizia una storia che ha origine nel passato (nel 2017 per la precisione), e dalla quale rischiano di tornare a galla molte oscure presenze.”

D: Dai tuoi romanzi si capisce subito il legame con la Puglia; quali sono le cose che ami della tua regione e quali sono quelle che ami inserire nei tuoi romanzi?

R: Della mia regione amo il cibo, il clima che è quasi sempre mite, il mare e le persone ed è proprio questo che mi piace inserire nei miei testi soprattutto il calore della mia gente verso il prossimo che, dopo cinque minuti, viene considerato come loro compare. Ma mi piace mostrare anche l’umorismo e spontaneità della mia gente e il nostro calore che manifestiamo quando ci ritroviamo in una tavolata!

Un romanzo al limite del distopico dove non è sempre facile distinguere tra autore e personaggio, ma dove non mancano i temi importanti come quello della famiglia, del sacrificio e dell’amore che si erge come uno scudo a difesa dei protagonisti.

D: Nel romanzo emergono temi importanti come la famiglia e gli affetti. Posso ipotizzare che siano argomenti importanti per te, o sbaglio?

R: Si sono molto importanti per me e ti spiego il perché: io sono cresciuto in una piccola corte dove in un unico palazzo vi era un intera famiglia e i vicini erano amici. In estate ci sedevano fuori a chiacchierare, a giocare a carte, a mangiare qualcosa dal bar… per questo reputo la famiglia importante e anche perché mi hanno insegnato ad amare il prossimo e ad aver rispetto verso tutti, valori che si stanno perdendo e che mi piacerebbe salvare con i miei testi ricordando a chi non ha avuto la mia stessa fortuna come si viveva un tempo.

Una storia interessante anche per via del suo autore, Marco, che è una persona brillante, auto ironica e con un mondo interiore particolarmente sviluppato.

D: Hai scritto anche altri romanzi e di diversi generi, come nascono le tue storie?

R: Le mie storie nascono nell’istante in cui mi siedo dinanzi ai videogiochi, perché in qualche modo stimolano la parte creativa della mia mia mente.

Il guardiano dell'inferno Marco Michele Cazzella

Un demonio dal viso angelico non è il suo primo libro; oltre al capitolo precedente di questa serie (il già citato Una romantica storia salentina), Marco Michele Cazzella ha consegnato ai lettori Il guardiano dell’Inferno. Plutone: salvatore o distruttore degli inferi? Vol. 1 (Edizioni Kimerik, 2016), Rapita dall’amore (Dragonfly Edizioni, 2022), Le Cronache del cavaliere dell’Umanità (Di Carlo Edizioni, 2023).

D: Sei uno scrittore ipovedente, immagino che questo abbia un grande impatto non solo sulla tua vita, ma anche sulla tua scrittura. Pensi che questo aiuti il tuo modo di scrivere?

R: Sì ce l’ha perché non vedendo bene sono costretto a immaginare le cose e perciò ho sviluppato una forte creatività.


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