Dieci piccoli indiani

Dieci piccoli indiani di Agatha Christie, Mondadori, 2020 (traduzione di Lorenzo Flabbi)

Classificazione: 4.5 su 5.

Il più classico dei gialli, una storia da brivido che conduce all’interno della psiche umana e della più antica lotta tra bene e male: questo è Dieci piccoli indiani.

Un’isola sulle coste del Devon, con una sola abitazione recentemente acquistata dal signor e dalla signora Owen. Otto persone invitate a passare il fine settimana sull’isola e una coppia di domestici. Questa è l’ambientazione per un libro straordinario dove ogni pagina è un colpo di scena.

Una volta riuniti tutti e dieci i protagonisti della storia, la recita può iniziare: durante la cena una voce disumana accusa ognuno dei presenti di essere un assassino elencando sia le loro vittime che il giorno dell’omicidio. È una sentenza di morte.

In ognuna delle stanze è appeso un quadretto con una nota filastrocca nella quale si racconta la morte di dieci negretti, mentre nell’ingresso della villa sono esposte dieci statuette che rappresentano gli sventurati protagonisti della filastrocca.
Subito dopo cena il giovane e arrogante Anthony Marston muore dopo aver ingerito un whisky corretto col cianuro. Un suicidio per i sensi di colpa risvegliati dalla voce registrata? Forse, ma è così che inizia una mattanza che ha lo scopo di eliminare tutti i presenti, uno dopo l’altro, fino a quando non ne resterà nessuno.

Il romanzo venne inizialmente pubblicato a puntate sul Daily Express nel 1939 e successivamente proposto come romanzo.

Il titolo originale in Inghilterra era Ten little nigges (Dieci piccoli negri) ma venne poi modificato per non offendere la comunità afroamericana in Ten little indians.
L’anno successivo, il 1940, vide la pubblicazione del libro anche negli USA dove, però, venne adottato il titolo And then there were none (E alla fine non ne rimase nessuno).
Con lo stesso titolo il romanzo raggiunse l’Italia nel 1946 grazie a Mondadori che lo inserì nella sua collana di Gialli; tuttavia il titolo risultava poco attrattivo e nel 1977 si decise di adottare nuovamente Dieci piccoli indiani. Oggi la Mondadori propone il celebre romanzo della Christie con il titolo onnicomprensivo Dieci piccoli indiani. E non rimase nessuno.

Quello di Agatha Christie è il romanzo giallo più venduto della storia (110 milioni di copie): ma perché è tanto apprezzato?
Si tratta di un giallo appartenente alla categoria dell’enigma della camera chiusa (ossia nel quale i personaggi si trovano in un luogo isolato e l’indagine consiste nell’individuare l’assassino all’interno del gruppo), ma la Christie va oltre; com’è stato notato, nei classici della scrittrice inglese, i suoi investigatori hanno lo scopo non solo di risolvere l’enigma, ma anche di riportare l’ordine naturale della giustizia. Da questo punto di vista Hercule Poirot e Miss Marple sono attori fuori dalle scene, incorruttibili e moralmente ineccepibili che con il loro agire sconfiggono il male portandolo alla luce.

Ma in Dieci piccoli indiani non c’è alcun investigatore a tirare le fila. I protagonisti sono assassini, sono vittime e sono investigatori, imprigionati non solo in un’isola, ma anche all’interno di una comunità ristretta nella quale ognuno di loro non può fidarsi che di sé stesso per cercare di non soccombere.

Rispetto al giallo classico, quindi, la Christie condisce la storia con una forte connotazione psicologica che tende a mettere a nudo i personaggi nella loro personale battaglia tra bene e male.

Il romanzo è stato anche progenitore di tantissime trasposizioni cinematografiche liberamente tratte dalle sue pagine (tra queste Identity del 2003 dove un gruppo di dieci persone si ritrova isolato in un motel; solo alla fine si scoprirà che in realtà si tratta delle dieci personalità di un serial killer), ma anche di film di animazione (puntate ispirate a questo libro sono presenti nelle serie Lamù, Detective Conan e persino I Griffin), e videogiochi.

Dieci piccoli indiani rimane un capolavoro della narrativa gialla, una storia senza tempo egregiamente raccontata attraverso i personaggi e le ambientazioni capaci di suggestionare e tenere il lettore col fiato sospeso fino all’ultima pagina.


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8 pensieri riguardo “Dieci piccoli indiani

  1. Ciao, conservo nella mia piccola biblioteca un vecchissimo Oscar Mondadori di questo intrigante giallo. La recensione mi ha fatto venire voglia di rileggerlo… ancora una volta sarà una lettura appagante.

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