Il Natale di Poirot

Il Natale di Poirot di Agatha Christie, Mondadori, 2017 (traduzione di Oriella Bobba)

Classificazione: 4 su 5.

Natale è quel momento incredibile dell’anno in cui le famiglie si riuniscono attorno al fuoco e per qualche ora smettono le ostilità per dedicarsi ad affetto e regali… beh, non se c’è Poirot nelle vicinanze!

Simeon Lee è ormai un vecchio acciaccato ma questo non gli impedisce di riunire la famiglia nella tenuta di Gorston Hall, nelle campagne inglesi, per riversare contro i parenti le proprie angherie.
Simeon è scorbutico e burbero, per questo dei suoi numerosi figli, a vivere con lui è rimasto solo Alfred con la moglie Lydia.
Ma il vecchio Simeon riesce ad attirare nella tenuta anche i figli con i quali non parla da anni e la nipote spagnola.
Durante la cena della Vigilia di Natale Simeon annuncia di aver commesso diversi errori nella sua vita e proprio per questo intende modificare al più presto il suo testamento, lasciando tutti a bocca aperta. La notizia esplode a Gorston Hall come una bomba.
La stessa sera, tra le stanze fredde della casa, risuona un grido terrificante e Simeon Lee viene rinvenuto cadavere nel suo studio chiuso a chiave.
Un caso perfetto per l’investigatore belga più famoso del mondo.

Un poliziesco pubblicato nel 1938 (titolo originale Hercule Poirot’s Christmas), nel quale la regina del giallo si cimenta nel più classico dei casi: l’enigma della camera chiusa.
Con questa locuzione si intende un delitto compiuto in circostanze che sembrano impossibili, ossia una stanza chiusa in maniera ermetica.
Solitamente i gialli ascrivibili a questa categoria presentano all’investigatore (e al lettore) tutti gli indizi necessari a risolvere non tanto il fatto criminale quanto la modalità nella quale è stato commesso. Il lettore viene quindi stimolato a sovrapporsi all’investigatore nella risoluzione dell’enigma.

Per un certo periodo i più grandi scrittori di gialli si sono sfidati a suon di racconti per architettare le trame più complicate, ma il primo romanzo attribuibile a questo tipo di indagine è I delitti della Rue Margue di Edgar Allan Poe (alcuni considerano Il grande mistero di Bow di Israel Zangwill il primo racconto di questo genere), anche se nel tempo tutti i grandi giallisti vi si sono cimentati almeno una volta: da Ellery Queen a Sir Arthur Conan Doyle (La banda maculata).

Agatha Christie sperimenta spesso questo tipo di enigma proponendolo in alcune varianti nei suoi gialli più famosi come Dieci piccoli indiani o Assassinio sull’Orient Express.

In questo romanzo perfetto da leggere davanti al camino, la giallista inglese lancia una vera e propria sfida al lettore, costringendolo a lasciare gli ozi del periodo natalizio per tuffarsi in un’indagine ricca di colpi di scena. Non c’è davvero mai un momento di pace per Hercule Poirot!


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4 pensieri riguardo “Il Natale di Poirot

  1. Condivido tutto di questa puntuale recensione: anche questo romanzo di Agatha Christie è perfetto in ogni dettaglio. Inoltre, il tema dell’enigma della scatola chiusa è sempre molto affascinante.

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