L’Odore dell’Anima di Caterina Alagna, Youcanprint, 2022
La poesia ha la grande capacità di trasportare nel macromondo le emozioni interiori del poeta fino a renderle universali. Caterina Alagna ci accompagna in punta di piedi alla ricerca dell’Odore dell’Anima.
C’è qualcosa di più fragile della poesia? Un sussurro di parola che nasce nel silenzio dell’anima. Eppure, le parole, possono lasciare cicatrici, ferite, o anche impronte come un bacio stampato sulla pelle.
In questa breve e delicata silloge di 41 poesie, l’autrice ci prende per mano per accompagnarci nelle sue emozioni e nel suo linguaggio leggero in una necessaria, quanto disperata, ricerca di pace interiore, effimera e vitale come l’odore dell’anima.
Le poesie hanno un sapore quasi pascoliano, mai eccessive, quasi sussurrate sulla carta con un vocabolario ricco e mirato, ma trattando temi universali.
Si respira, in queste pagine, quasi la necessità di un porto sicuro nel quale ormeggiare la propria nave emozionale.
Certi amori non sono carne
“Certi amori”
ma vicende immaginarie del pensiero.
Un dibattito aperto è quello alla ricerca dell’Amore che sembra destinato a scontrarsi con l’egoismo altrui capace di ferire nel profondo. Un albero che continua a crescere nonostante le incisioni sul tronco.
Uno scopo perenne vige nel mio cuore:
“Sentieri”
la scelta di un sentiero diverso
che mi renda aliena tra le genti
e mi distingua dagli ignavi comuni.
Nella delicatezza del linguaggio l’autrice non rinuncia a note di fiera fermezza con la quale la sua anima, bussola dello spirito, prende in mano le redini della vita dichiarando con rigore la sua ricerca di unicità. In questo modo si sublima l’incontro e lo scontro con l’altro che non ruba più spazio, ma che lascia possibilità.
L’Alagna urla la sua voglia di emergere senza compromessi ma con la certezza del proprio sentire nonostante il mondo esterno sembri suggerire altri sentieri.
Non mancano note più basse, quasi immerse nella depressione come in Morte in vita, ma per il resto l’autrice ci accompagna in una danza tra gli alti e bassi della vita con un incedere titubante e implacabile che volteggia con gioie e dolori, ma senza mai fermarsi davanti al susseguirsi delle stagioni.
Ci sono poi speranze, sussurrate, bisbigliate, ma quello che emerge nel complesso è un’anima che aspetta di fiorire difendendosi dal mondo ma cogliendone anche gli aspetti positivi.
Una lettura sicuramente piacevole che scivola leggera dalla pagina, ma capace di regalare sussulti al cuore con una gentilezza non comune.
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Sono un appassionato lettore di poesie, famose (amo in particolare quelle di Giacomo Leopardi) e di autori emergenti (come ad esempio Lorenzo Grazzi), quindi ho trovato molto piacevole questa recensione che i consente di conoscere un nuovo “scrittore di rime”.
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Un’autrice molto molto valida!
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