Happy Birthday a Nightmare Before Christmas

Sono passati trent’anni da quando il Bau Bau ha cercato di mangiarsi Babbo Natale. No, non sono impazzito, sto parlando del film di Tim Burton, Nightmare Before Christmas.

L’idea di questo capolavoro di plastilina venne a Burton quando lavorava per la Disney; tutto nacque quando il regista vide sgomberare le vetrine dai decori di Halloween per far spazio a quelli natalizi. Ne nacque una poesia illustrata che rimase nella mente di Burton per qualche tempo prima di decidersi a diventare un film di animazione.

All’inizio la Disney, che riteneva l’idea originale ma troppo dark per il suo pubblico, preferì affidare il progetto alla Touchstone Pictures più in linea con l’idea di Burton.
La lavorazione durò due anni ma fu un vero capolavoro: la critica lo accolse subito con entusiasmo (anche se gli incassi al botteghino non furono straordinari).

Burton era riuscito a creare un film su Halloween parlando del Natale, e un film natalizio a base di mostri.

Il protagonista, Jack Skeletron (ispirato al Jack O’Lantern della tradizione irlandese), si ritrova annoiato dal suo eterno ruolo di re delle zucche, rinchiuso nel villaggio di Halloween dove si passa tutto l’anno a organizzare la festa come un grandissimo show. Jack però avverte che gli manca qualcosa e, dopo una notte passata a girovagare per il cimitero cittadino, si ritrova davanti a sette porte (ognuna delle quali rappresenta una festività). Incuriosito apre quella a forma di albero di Natale e scopre così un mondo di colori, stelle ritagliate e calore: il re delle zucche giunge alla Città del Natale!
Entusiasta, lo scheletrico Jack decide di portare il Natale nel suo mondo e coinvolge gli abitanti di Halloween nei preparativi. Ne nasce una festività ibrida e geniale nella quale la slitta di Babbo Natale è una bara trainata da scheletri di renne, dove bambole assassine sostituiscono quelle tradizionali e dove regali posseduti saranno una reale minaccia per l’umanità.

Non dimentichiamo che il perfido Bau Bau tenterà di eliminare Babbo Natale per fare uno spuntino.

Un film divertente che affronta il tema della convivenza tra mondi apparentemente inconciliabili, ma anche il senso di inadeguatezza che porta alla ricerca di stimoli individuali che non sempre sono una vera salvezza.
Jack scoprirà che per sentirsi nuovamente vivo non ha bisogno di rubare il Natale ai legittimi proprietari, ma gli è sufficiente portarne un po’ nel suo cuore.

Un lavoro eccezionale è stato fatto per la colonna sonora realizzata da Danny Elfman (storico collaboratore di Burton) che riesce a conferire un tono lugubre ai classici motivi natalizi (o a rendere festose le atmosfere dark… a seconda del punto di vista!).

Nel corso del tempo Nightmare Before Christmas è diventato un vero e proprio film di culto, ricevendo candidature per diversi premi tra i quali il Premio Oscar (per i migliori effetti speciali, 1994) e il Golden Globe (come miglior colonna sonora originale, sempre nel 1994).

Il pubblico, che all’inizio lo accolse tiepidamente, nel tempo imparò ad apprezzarne il messaggio e la realizzazione al punto che la Disney lo inserì nel proprio catalogo e lo rese il primo film di animazione interamente rimasterizzato in 3D presentandolo alla Mostra di Venezia nel 2006 (in occasione del Leone d’Oro alla carriera assegnato a Tim Burton).

Nightmare Before Christmas ha il grandissimo pregio di mettere d’accordo gli amanti del dark con i fanatici delle lucine colorate, un film intramontabile destinato a rimanere nell’immaginario collettivo come uno dei più straordinari mai realizzati.