Una parte di me di Giannicola Nicoletti, S4M, 2023 con illustrazioni di Daniella Salamão
Non sono un appassionato lettore di pulp, ma dopo aver letto Una parte di me mi sono chiesto perché non ho iniziato prima a leggere questo genere!
Quello che ci propone Nicoletti è un romanzo che si legge avidamente, che scorre benissimo e del quale ne vorrete ancora.
Siamo a Seul, nella Corea del Sud: qui vivono Haru e Kwan, due personaggi che non potrebbero essere più distanti tra loro e più che incontrarsi sembrano destinati a collidere.
Haru è l’unico erede di un’importante famiglia che deve il suo potere a loschi traffici, vive in un attico nel cuore della città e può permettersi di viaggiare in elicottero anche solo per andare a fare shopping in uno dei suoi centri commerciali di lusso tra una pista di coca e sesso occasionale.
Kwan tira semplicemente a campare: cacciata dalla polizia con disonore dopo aver giustiziato a sangue freddo gli assassini dei suoi genitori, è costretta a vivere in uno dei quartieri più degradati della città dove tira avanti guadagnando qualche soldo nelle arene clandestine.
E proprio durante un combattimento le strade dei due si incrociano mettendo in moto un circolo vizioso che li attrae e respinge di continuo come calamite dalla doppia carica.
Aggiungiamoci che su entrambi grava l’ombra di un importante esponente della Yakuza giapponese, in Corea per compiere la sua sadica vendetta, e otterremo una trama tutta colpi di scena.
Valuto la questione, e ne traggo la conclusione che, anche nel caso me la consegnasse in fin di vita, per me andrebbe bene lo stesso. La mia collezione sarebbe comunque completa, ed eviterei di far nascere una guerra contro una delle famiglie criminali più temute del paese.
Una parte di me
La storia si racconta attraverso i due protagonisti che alternandosi nella narrazione ci presentano il loro punto di vista privo di filtri.
Un romanzo che sembra uscito dalla mente di Tarantino, con botte, sangue e mutilazioni eppure… eppure non ci sono scene di violenza gratuite, tutto accade in maniera naturale e senza forzature, un romanzo pulp sotto tutti i punti di vista, che non rinuncia a sfiorare il confine con lo splatter senza mai oltrepassarlo.
Se fosse possibile descriverlo con una parola sarebbe senz’altro: equilibrio. Nicoletti svolge un lavoro quasi chirurgico nell’avvicinare e allontanare i protagonisti e nel circondarli di personaggi loschi e ambigui.
La narrazione è completata con le splendide (quanto agghiaccianti) illustrazioni di Daniella Salamão che tuttavia hanno una loro delicatezza raccontando la storia senza intralciare la fantasia del lettore ma, al contrario, accompagnandolo negli orrori di questo libro.
Se il pulp è il tuo genere preferito, il sangue non ti spaventa e adori i personaggi ambigui, Una parte di me è il libro che stavi aspettando.
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Di solito non leggo questo genere letterario ma grazie a questa bella recensione potrei cominciare a farlo e magari iniziare proprio da questo libro che sembra molto avvincente.
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Ha sorpreso anche me che sono un neofita di questo genere!
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Allora siamo in 2. 💪😉
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