Sotto la porta dei sussurri

Sotto la porta dei sussurri di TJ Klune, Mondadori, 2022, traduzione di Benedetta Gallo

Classificazione: 4.5 su 5.

Dopo il grande successo di La casa sul mare celeste, torna TJ Klune con un nuovo romanzo fantasy.

Stephen King sostiene che ogni grande autore, prima o poi, nella sua carriera deve affrontare il tema della morte e TJ Klune gli dedica un intero libro.

Wallace Price è un avvocato di grido che dopo essere passato su molti cadaveri è finalmente all’apice del successo; il suo nome è sufficiente a far tremare le persone e a lui questo piace molto.
La vita di Wallace è un film che si ripete all’infinito: sveglia presto, doccia, lavoro, un pranzo veloce, lavoro, qualche riunione, una cena frugale, lavoro, una seconda doccia, riposo e poi tutto da capo.
Wallace è entusiasta del suo status, dei suoi vestiti firmati, della posizione che ricopre e niente gli piace di più di bearsi della sua condizione.
Purtroppo per lui la condizione cambia in maniera repentina quando il suo cuore cede e lui si ritrova morto stecchito.
Ma la morte non è proprio come se l’aspettava: al suo funerale non partecipa quasi nessuno e quei pochi sono lì per dovere, ma proprio quando le cose sembrano mettersi davvero male ecco che arriva un mietitore, o meglio, una mietitrice!
Mei è al suo primo incarico in solitaria e Wallace non è certo un pesce facile da pescare, ma nonostante questo la ragazza riuscirà ad accompagnarlo dal traghettatore, Hugo Freeman che oltre ad aiutare le anime dei defunti ad attraversare la porta dei sussurri, gestisce anche una sala da tè davvero insolita, il Passaggio di Caronte.
Wallace, piano piano, si lascerà andare e scoprirà una persona che non credeva più di essere, ma proprio quando le cose iniziano ad andare bene ecco arrivare il Direttore, colui che sovrintende a tutto, un personaggio eterno ed ambiguo. La vita di Wallace subisce una nuova rivoluzione e il suo tempo sembra essere agli sgoccioli.

Klune racconta in maniera delicata ma diretta, il mondo della morte, delle cose non dette, dei rimpianti che il tempo porta con sé quando scocca l’ora. Un libro che invita a godersi la vita e a concentrare le proprie energie sulle cose che valgono davvero.

E non dimentichiamo che Klune è anche un abile costruttore di scenette comiche che spezzano la narrazione e strappano più di un sorriso al lettore.

Si aspettava che l’interno della casa fosse come l’esterno, un’accozzaglia di atrocità architettoniche più adatte alla discarica che all’arredamento.
Non restò deluso.

Sotto la porta dei sussurri

Ultimo, ma non meno importante, la componente queer tanto cara all’autore (già espressa magistralmente ne La casa sul mare celeste) che si sviluppa con naturalezza attraverso i sentimenti di Wallace e Hugo, ma che qui viene arricchita con una distanza che sembra incolmabile: Wallace è indubbiamente morto, mentre Hugo ha ancora un cuore pulsante.

Klune ci invita ad andare oltre (non oltre la porta dei sussurri, tranquilli), a lasciare andare le apparenze, affrontare gli ostacoli con un sorriso e a lottare sempre per i propri sogni.

Amo molto il modo leggero di Klune nel raccontare tempi profondi e importanti, un libro che farei leggere anche agli adolescenti che a volte possono sentirsi come i protagonisti: persi.

Una bellissima storia, magistralmente raccontata e racchiusa in un edizione molto curata.


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8 pensieri riguardo “Sotto la porta dei sussurri

      1. Lo sto leggendo in questi giorni, sono già arrivato a metà libro e devo dire che riesce a parlare del tema della morte in maniera semplice, a tratti spassoso. Adoro TJ Klune!

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