Come scrivere una buona recensione

Viviamo in un tempo nel quale tutti vogliamo dire la nostra su qualunque cosa; nasciamo opinionisti e ne siamo fieri.
Tutte queste possibilità di espressione sono però un’arma a doppio taglio se non gestite correttamente perché nel grande mare delle recensioni si rischia di affogare: perché qualcuno dovrebbe leggere la nostra recensione in particolare? Cos’è che spinge un lettore non solo a leggere, ma a tenere presente la nostra opinione?

Le risposte a queste domande sono molteplici: l’originalità, la sincerità, la veridicità, il rapporto di fiducia che siamo in grado di creare con gli utenti (spesso in una manciata di righe), la nostra autorevolezza (credetemi, basta una frase per capire se si sta leggendo una recensione fatta tanto per fare), la nostra competenza.

Mettiamola così: è più probabile che compriate un libro suggerito da un vostro amico con il quale avete gusti comuni, o un libro consigliato da uno sconosciuto che scrive in maniera sgrammaticata?

Ecco, avete capito.

Ma come si fa a scrivere una buona recensione?

Scrivere una buona recensione

In realtà è più semplice di quello che si pensa e anche se non esiste la formula perfetta ci sono poche informazioni utili che un lettore si aspetta di trovare in una recensione.
A grandi linee possiamo dire che ci sono due tipi di recensioni: una che tende a mettere in mostra il testo e una che dà maggior risalto al recensore. Personalmente trovo che le recensioni più azzeccate siano quelle che mediano tra le due.

Immagina una recensione che ricopia pari pari la quarta di copertina: che senso ha? Intanto è un’informazione che chiunque può ottenere con un paio di clic e poi non aggiunge nulla al libro.
Ora pensa a una recensione che è concentratissima sull’opinione del recensore: “mi piace questo perché ha delle belle ambientazioni, ma i personaggi sono un po’ noiosi”.
Non ti viene da pensare “ma chi diavolo è questo spara sentenze?”.

Ora che ti ho detto una serie di cose che NON devono comparire in una recensione, passiamo al succo dell’articolo: per farlo dobbiamo tenere sempre a mente lo scopo di una recensione, ossia dare a un lettore (ma vale anche per un aspirapolvere!) informazioni che possa ottenere solo attraverso di noi, quindi non immaginate nemmeno per un secondo di recensire un libro che non avete letto, sarebbe scorretto e poco utile.

Durante la lettura prendetevi del tempo per sottolineare i passaggi più importanti, le frasi che vi colpiscono o quelle che pensate possano essere rilevanti. Approfittate dei reader journals per tenere traccia delle letture e avere sempre tutto sotto controllo (quelli de La Parola Giusta li trovate su Amazon!).
Ora avete una piccola miniera d’informazioni tra le mani e siete pronti a scrivere.

Come scrivere una buona recensione

Ricordate che state parlando con una persona che non conosce il libro (e forse non conosce voi), quindi partite con l’identikit: titolo, autore, casa editrice, anno di pubblicazione, genere, ma anche tutte le altre informazioni che pensate possano mettere l’accento sul libro (per esempio se fa parte di una saga, se il traduttore è particolarmente noto, se è un romanzo d’esordio, se ha vinto dei premi…).
Non dilungatevi troppo, questa prima parte serve per inquadrare velocemente il libro.

In una seconda parte presentate la storia. Ricordate che non state facendo un riassunto, quindi non vi dilungate su ogni risvolto della vicenda, siate invece leggeri, veloci, scorrevoli.

Biancaneve era una ragazza il cui padre l’adorava. Un giorno l’uomo decise di risposarsi con una regina cattiva che divenne la matrigna di Biancaneve. La regina era anche molto vanitosa e possedeva uno specchio magico al quale ogni giorno chiedeva chi fosse la donna più bella del reame.
Vi siete già annoiati? Probabile, è la stessa cosa che capita con certe recensioni.
Biancaneve è una ragazza che si trova a dover fuggire da una matrigna cattiva che vuole ucciderla perché teme la sua rivalità.
Ho detto la stessa cosa, ma l’ho fatto in maniera più veloce. Al lettore il compito di scoprire i dettagli.
Una manciata di righe per raccontare a grandi linee la storia sono più che sufficienti.

Ora arriva la parte succulenta, quella che il lettore aspetta e alla quale è necessario dedicare tempo e attenzione: la vostra opinione.
Mi piace/non mi piace lasciano il tempo che trovano perché quello che piace a me può essere terribile per voi e viceversa; una buona recensione è oggettiva.
Riprendete il libro e il vostro reader journal e ripescate le cose che vi hanno colpito e spiegatene al lettore il motivo.
Biancaneve e i sette nani pone l’accento sull’adolescenza e quel momento in particolare nel quale i giovani devono uscire dal nido e affrontare la vita: sono molti gli ostacoli che Biancaneve incontra sul suo cammino, ma la sua generosità e la capacità di approcciarsi e conoscere il diverso la premieranno con il raggiungimento del suo sogno: un amore romantico.
Ecco, posso anche non essere particolarmente d’accordo che il sogno di una ragazza debba essere vivere la favola col suo principe, ma è una mia opinione. La Biancaneve della favola sogna quello e mi tocca rispettare la sua scelta.
Se ci pensate bene l’idea di base è quella de Il diavolo veste Prada dove la giovane Andy piena di sogni per il suo futuro si scontra con la terribile Miranda (che invece di ucciderla vuole solo renderle la vita un inferno!), ma rimanendo fedele a sé stessa riuscirà a raggiungere i suoi desideri.

Torniamo a noi.

Qualcuno suggerisce di recensire solo libri che ci sono piaciuti, io non sono del tutto d’accordo proprio per quello che dicevamo sopra: la nostra opinione non è rilevante in questo momento, dobbiamo essere obiettivi e se anche troviamo un protagonista noioso o una storia che non ci appassiona dobbiamo valutare la coerenza del testo e dei personaggi.
Biancaneve canta e balla mentre fa le faccende di casa, magari noi odiamo i lavori domestici, ma non per questo dobbiamo stroncarla: il personaggio è perfettamente in linea con l’idea dell’autore (raccontare una storia con una protagonista pienamente integrata nel ruolo di donna del focolare). Questo è quello che abbiamo il dovere di dire al lettore.

Vuol dire che non possiamo mai parlar male di un libro? Più o meno.

Le recensioni negative solitamente non sono molto apprezzate, ma è possibile mediare perché, come dicevamo prima, il lettore si aspetta un nostro giudizio in fin dei conti.
Biancaneve è entrata nell’immaginario come un classico, ma trovo che oggi la stessa vicenda sia un po’ da rinfrescare in modo da attualizzarne i valori e i concetti.
Ecco, siamo stati onesti ma rispettosi: è una storia scritta bene, coerente e attuale nei contenuti, ma non è, e non sarà mai, la nostra eroina moderna perché ha ambizioni che sono superate.
Sentitevi liberi di spaziare in base alle vostre competenze (se siete abilissimi nell’analizzare un testo approfondite questa parte, se invece non c’è personaggio capace di sfuggire al vostro intuito raccontatelo nei dettagli, se la trama è il vostro forte dateci dentro).
Non abbiate paura a uscire dal libro: se si tratta di una saga e pensate che gli altri libri siano pertinenti, raccontateli. Se l’autore è molto prolifico e avete letto altro di suo, citatelo. Se ci sono rimandi ad altri libri anche di altri autori, parlatene.
Se avete spazio e lo ritenete utile per spiegare il vostro punto di vista inserite delle citazioni dal libro.
In questo modo dimostrerete la vostra competenza nel settore e i lettori saranno felici di ascoltare le vostre opinioni (rispettose!).

Per chiudere poi una recensione che si rispetti è necessaria una conclusione: non inserite concetti nuovi, idee di analisi che non avevate toccato in precedenza, state tirando le somme, fatelo e basta.
Rileggete la vostra recensione e riassumetela in due frasi: questa è una conclusione e metterà in luce le cose che intendente lasciare al lettore.
È esattamente come un dolce a fine pasto: se non è buono rovina tutta l’esperienza culinaria.

Come scrivere una buona recensione

Queste sono le linee generali per una recensione costruttiva:

  • identikit
  • presentazione della trama
  • impressioni/analisi
  • conclusione

Ricordate che potete spaziare, approfondire, raccontare: una recensione interessante lo è perché è unica, non limitatevi a scopiazzare parti della quarta di copertina o a raccontare cosa vi è piaciuto e cosa no.

Siate onesti e sarete dei recensori apprezzati.

(Lorenzo Grazzi)


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8 pensieri riguardo “Come scrivere una buona recensione

  1. Articolo molto utile che spiega bene l’importanza delle recensioni e come farle al meglio. Una recensione ben fatta è utile sia al potenziale lettore che all’autore.

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  2. Ciao, io più che altro sono una lettrice di recensioni, quelle ben fatte ovviamente, oneste e sincere, chiare e obiettive. Ma ben vengano anche questi preziosi consigli su come fare una recensione utile e non banale. Bravo Lorenzo.

    Piace a 2 people

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