Il caso Agatha Christie

Il caso Agatha Christie di Nina de Gramont, Neri Pozza, 2022 (traduzione di Massimo Ortelio)

Classificazione: 4 su 5.

Nel dicembre del 1926, dopo un litigio con il marito Archie, Agatha Christie scomparve per 11 giorni senza lasciare traccia. Venne ritrovata in un hotel nello Yorkshire nel quale si era registrata con il cognome dell’amante del marito.
Nessuno ha mai saputo spiegare veramente cosa sia successo in quel periodo di tempo; la stessa Christie, nella sua biografia, non fa alcun accenno alla scomparsa nonostante all’epoca avesse fatto scalpore e avesse coinvolto nelle ricerche tutte le forze di polizia della nazione, 15.000 volontari e persino aerei dell’esercito.
In questo romanzo Nina de Gramont prova a ricostruire gli eventi di quell’agitato dicembre.

La grandezza di questo romanzo credo sia data dalla voce narrante, l’amante di Archie Christie, ma non immaginatela come una rivale di Agatha: in queste pagine si intrecciano e sostengono le storie di due donne molto diverse tra loro, ma anche molto determinate.
Sebbene le vicende non arriveranno a trasformare il rapporto tra le due donne in una vera e propria amicizia, non mancherà mai il rispetto e la stima, e una certa complicità.

Il romanzo si muove attraverso scatti temporali che alternano il periodo della scomparsa, il presente, e un passato lontano nel quale affondano le radici di tutta la vicenda.

Quando si parla di Agatha Christie è impensabile la mancanza di un delitto e questo libro non fa eccezione. La de Gramont fa un lavoro eccellente non solo nell’immaginare cosa può essere accaduto in quegli undici giorni, ma anche nel realizzare un romanzo giallo in uno stile che richiama molto da vicino quello della Christie: gli indizi per risolvere la vicenda sono nascosti in bella vista per il lettore che sa dove guardare.

Un libro scritto bene, scorrevole e per nulla banale. Si vede la ricerca compiuta dall’autrice e la sua maniacale attenzione per non contraddire mai le poche informazioni ufficiali che riguardano la scomparsa di Agatha Christie.

“Si persegue l’obiettivo che si ha a portata di mano, e si tende a credere in ciò che giova alla propria causa”.


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