Recensione: Amore malato – Quando Narciso è donna

Amore Malato – Quando Narciso è donna, di Alessandro Diadami, Youcanprint, 2022

Classificazione: 4 su 5.

Alessandro è felice. Ha un lavoro che forse non è perfetto, ma quale lavoro lo è? Ama la città in cui vive, anche se Roma può essere soffocante a volte. Condivide l’appartamento con il suo migliore amico che forse non è il più raffinato tra gli amici, ma ha un cuore grande.

Alessandro ha tutto.

Qualcosa cambia, improvvisamente, quando in palestra conosce Deborah, una donna più grande, stupenda, affascinante.

Ale è sorpreso e felice che una donna come lei voglia la sua compagnia e tra i due nasce una relazione che gli riempie il cuore di felicità.

Ti scatto un libro - Deborah (Gabriella) e Alessandro (Rocco)

Ma le cose si trasformano piano piano. Deborah ama essere al centro dell’attenzione, non sopporta le costrizioni, si sente indipendente. Lo riempie di messaggi e poi scompare per intere settimane. Gli dice che lo ama, ma poi gli chiede di non asfissiarla. Gli racconta di quanto i suoi numerosi ex l’hanno fatta soffrire, ma anche che gli piacerebbe rivederli. Ale non la capisce e rimane spiazzato dai comportamenti di quella che non sa nemmeno se definire come la sua ragazza.

La storia si esaurisce presto, ma non nella mente di Alessandro che non riesce a togliersi Deborah dal cuore… Almeno fino a quando non compare la dolce Ely con la quale si fidanza.

Ma anche in questo caso ci sono ombre che si svelano piano piano sullo sfondo di Deborah che non se ne va mai davvero.

La storia personale che Alessandro Diadami ci propone potrebbe suonare comune, quasi banale: un ragazzo che fatica a costruire relazioni stabili con l’altro sesso, ma in questo libro c’è molto di più.

Alessandro ci racconta i suoi pensieri, il suo punto di vista, ma soprattutto i suoi dubbi di ragazzo e di uomo intento a cercare di capire il mondo femminile.

Amore Malato - Quando Narciso è donna
Ti scatto un libro

Il libro si muove sempre a metà tra la donna-angelo decantata da Dante e la femmina fatale, concentrata su sé stessa e smaniosa di dominare e controllare il proprio compagno.

Diadami è bravissimo in questo delicato esercizio che rivela ma non accusa, che delinea ma non sancisce, che racconta ma non ostenta.

In Amore Malato non ci sono vincitori e perdenti, non si tratta di una guerra tra i sessi, ma della ricerca di un punto di equilibrio personale capace di determinare la serenità individuale e, attraverso questa, la capacità di costruire relazioni sane.

Una storia che ho apprezzato molto per la volontà dell’autore di mettere da parte il maschio alfa, quello sicuro di ogni sua mossa, per mettere in scena una persona vera, con i suoi lati oscuri, le sue debolezze e la sua personale ricerca di stabilità anche fuori dai percorsi comuni.

Diadami ci racconta la paura del primo appuntamento, della prima volta, del far conoscere la fidanzata alla famiglia e di incontrare quella di lei.

Il protagonista si mette continuamente in gioco, si lascia portare dalla corrente ma lotta per cercare di stabilire una rotta, anche quando si trova in balia di donne dal carattere forte e oppressivo.

Credo che il messaggio più importante che ho colto in questo piacevole libro sia quello di volersi bene e rispettarsi; questa è la chiave per una vita (di coppia ma non solo) felice.

Consiglio con piacere il libro a tutti gli uomini, ma anche alle donne, poiché analizzare i propri comportamenti e quelli altrui è sempre un esercizio utile che entrambi i sessi dovrebbero fare.

Lo stile è particolarmente scorrevole, vi ritroverete a divorare le pagine senza accorgervene. Da parte mia più di una volta avrei voluto urlare “Ma cosa stai facendo?”, chiaro segnale che un libro è coinvolgente!

Le immagini sono tratte dal progetto grafico “Ti scatto un libro”.


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