Libro: tutto quello che c’è da sapere sull’oggetto che ha cambiato la Storia IV

Fino ad ora abbiamo fatto un percorso storico nel mondo del libro. Ora che siamo ferrati possiamo dedicarci al libro come supporto cartaceo.
Sai cosa sono il colophon, la risguarda e l’unghia? No? Bene, lo scopriremo insieme in questo articolo.


Partiamo dalla base: la copertina. Non c’è molto da dire, tutti noi sappiamo cos’è e che non dovremmo giudicare un libro da lei, ma come mai è divisa in prima e quarta? La risposta è quasi matematica: la copertina riporta sulla prima solitamente i dati del volume (titolo, autore, casa editrice e immagine), la quarta è il “retro” del libro dove si trova spesso un riassunto dell’opera.
La seconda e la terza di copertina sono le due pagine bianche interne che completano la copertina.

Alla copertina viene sempre più spesso applicata una sovraccoperta che ha lo scopo di proteggere il libro e può riportare i gli stessi dati della copertina. La sovraccoperta si completa delle due alette, che la “agganciano” alla coperta e dove si riporta spesso un riassunto e/o la biografia dell’autore e un breve elenco delle sue opere.

Il vestito del libro si completa poi con la fascetta, quella banda colorata che avvolge come un nastro l’opera e dove si trova quasi sempre una nota pubblicitaria (come “Un libro che ha venduto 100.000 copie”).

Spostandoci da un lato troviamo la costa (o dorso) che avvolge la rilegatura ed è la prima cosa che si vede quando i libri sono sistemati nelle librerie.
La costa può essere semplice oppure, come in passato, ornata con nervi e caselle che creavano un effetto di movimento e rinforzavano il dorso.

Veniamo ora ai tagli, sono tre e sono i lati del libro che mostrano le pagine (si dividono in superiore, concavo e inferiore). Nei libri con copertina rigida le pagine hanno solitamente una dimensione ridotta rispetto alla copertina, questo margine interno (più o meno grande), è definito unghia.

Finora ci siamo concentrati sull’aspetto esteriore del libro, ma cosa troviamo quando lo apriamo?

La prima cosa che si incontra sono le cosiddette “carte di guardia” (iniziale e finale) o risguardi, che sono di spessore leggermente più alto e hanno lo scopo di proteggere le pagine dal peso della copertina. Questo accadeva solitamente nel passato quando le copertine erano molto pesanti e i libri venivano conservati in posizione orizzontale.

Subito dopo segue, quasi sempre, il frontespizio, una pagina nella quale sono riportati i dati della copertina (o della sovraccoperta), a volte con alcune specifiche come un sottotitolo.

Segue il colophon, quella paginetta nella quale sono riportati i dati “tecnici” del libro: l’editore, il codice ISBN, il finito di stampare, a chi sono riservati i diritti…

In molti testi esiste poi l’occhiello, una pagina posta prima del frontespizio che può essere bianca o al limite riporta la collana nella quale è inserito il volume.

Seguono poi le pagine con il testo. Una curiosità: le pagine sono fogli ripiegati su se stessi e poi rilegati tra di loro in piccoli fascicoli che sono poi uniti a formare il libro. Nei secoli passati il numero standard di pagine che componeva un fascicoletto era di cinque fogli (ripiegati a formare quindi 20 pagine) che veniva detto quinterna. Da questo termine deriva “squinternato” a indicare una persona che ha “i fogli sparsi”, non rilegati bene, quindi un po’ folle o confusionaria.


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4 pensieri riguardo “Libro: tutto quello che c’è da sapere sull’oggetto che ha cambiato la Storia IV

  1. Grazie Lorenzo per questo interessante articolo. Volevo chiederti cosa ne pensi della copertina: è l’aspetto più importante da curare in un libro o preferisci puntare di più sui contenuti? Arrivo in ritardo ma ti faccio gli auguri di una serena Pasqua 🐇🕊.

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    1. Ciao Lorenzo grazie per i complimenti. “Non bisogna mai giudicare un libro dalla copertina” dice il proverbio, tuttavia è vero che spesso ci interessiamo a un libro proprio grazie a quella, quindi direi che il testo deve essere assolutamente di qualità, ma se vogliamo che sia letto non possiamo esimerci dal corredarlo con una copertina altrettanto valida.
      Auguri, in ritardo, anche a te!

      Piace a 2 people

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