Libro: tutto quello che c’è da sapere sull’oggetto che ha cambiato la Storia III

Eccoci alla terza e ultima parte del nostro viaggio nella storia del libro. Siamo partiti dalle tavolette d’argilla dei Sumeri nel 4.000 a. C. e siamo arrivati ai codex realizzati nei monasteri medievali su pergamena.

Ma dall’Asia sta per arrivare una vera innovazione e non sarà la sola a sconvolgere per sempre l’Europa.


Cosa succede fuori dall’Europa?

In Cina inventarono la carta. Le prime testimonianze di questo nuovo materiale sono datate 105 d.C. a opera dell’ufficiale di corte Cai Lun.

L’invenzione della carta divenne velocemente nota in tutto il bacino del Mediterraneo, ma per altri 500 anni il segreto della sua produzione rimase gelosamente custodito in Cina.

Dobbiamo a una battaglia, quella di Talas (un fiume al confine tra Kazakistan e Kirghizistan) nel 751, la diffusione della carta al di fuori del Celeste Impero; durante lo scontro gli arabi riuscirono a fare prigionieri alcuni ufficiali cinesi che rivelarono poi il segreto della produzione della carta.

Fu una vera rivoluzione!

Gli arabi lo portarono con loro a Samarcanda, crocevia fondamentale sulla Via della Seta che permise in pochi decenni di diffondere il segreto.

La carta quindi arrivava in Europa nel cuore del Medioevo, incontrando i codici miniati e dando il via al libro in un formato molto simile a quello che conosciamo.

La stampa

Sempre in Cina venne inventato un primo processo di stampa: in realtà era più simile a un timbro: venivano realizzate tavolette in legno con il testo inciso in rilievo e successivamente inchiostrato. Il timbro veniva poi pressato insieme ai fogli di carta. Una delle opere più antiche realizzate con questo sistema è Il sutra del Diamante del 868 d.C.
Un paio di secoli più tardi, sempre in Cina, vennero inventati i primi caratteri mobili in argilla, presto sostituiti con quelli in legno.

In Europa, invece, il processo di stampa a caratteri mobili venne introdotto e perfezionato dal tedesco Johannes Gutenberg. Il primo testo realizzato con questo sistema è del 23 febbraio 1455 ed è la famosa Bibbia di Gutenberg realizzata in 180 copie (di cui solo una ventina è arrivata a noi).

Fu un vero cataclisma per l’Europa e il mondo intero.

L’invenzione di Gutenberg permetteva di realizzare un numero incredibile di esemplari in un tempo molto breve favorendo la diffusione dei testi e la circolazione delle idee. Alla fine del XV secolo la stampa a caratteri mobili era diffusa in oltre 200 Paesi europei e aveva prodotto 20 milioni di libri. Poco più di mezzo secolo dopo, la Riforma protestante utilizzò questo sistema per portare il suo messaggio in giro per l’Europa e dare il via a cambiamenti epocali.

I libri erano ormai molto simili a come li conosciamo oggi.

Agli inizi del ‘500 vennero inventati i primi tascabili ad opera di Aldo Pio Manuzio che introdusse anche il carattere corsivo.

I libri erano diventati una merce alla portata di tutti, molto più economici di un tempo, più leggeri, più facili da trasportare e più duraturi.

L’era digitale

I libri cartacei invasero prima l’Europa e poi il mondo, sdiventando lo strumento perfetto per far circolare le idee; l’Europa ribollì di Rivoluzioni (religiose, sociali, industriali) sulla spinta delle idee contenute nei libri. Arrivarono poi i romanzi stampati e la lettura diventa anche un piacevole diletto.

Ma la storia del libro era ancora molto lontana dall’avviarsi alla conclusione.

Alla fine del ‘900 compaiono i primi libri digitali. All’inizio il loro impiego è circoscritto all’archiviazione dei testi, ma presto ci si accorge che la loro praticità può essere utile anche per il mercato.

Nel 2000 viene pubblicato il primo ebook, si tratta di Riding the bullet di Stephen King che in un solo giorno vende 400.000 copie.

Nel 2007 Amazon lancerà Kindle e i libri digitali entreranno di diritto nella vita delle persone.


La storia del libro è un susseguirsi di scoperte, di innovazioni e slanci creativi. Una collaborazione più o meno volontaria che ha visto coinvolto tutto il mondo.

Oggi, nell’era digitale, ci troviamo in una delle mille tappe di questo processo in costante evoluzione, che non si arresta mai, camminando sugli stessi binari della Storia dell’uomo.

Come saranno i libri del futuro?


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6 pensieri riguardo “Libro: tutto quello che c’è da sapere sull’oggetto che ha cambiato la Storia III

  1. Io preferisco senz’altro il libro “classico”, da sfogliare, da toccare, da “annusare”! Il libro digitale è comodo, fa risparmiare spazio nella libreria, ma toglie a mio parere il fascino e la goduria del libro fisico.

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